19 Dicembre 2013, 20:16
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PALERMO – Uno scontro durissimo, ma soprattutto inedito, tra il sindaco Leoluca Orlando (e l’assessore Marco Di Marco) e il consiglio comunale. Casus belli l’aumento delle licenze per le motocarrozzette deciso ieri da Sala delle Lapidi, su iniziativa consiliare, che ha però mandato su tutte le furie il primo cittadino che non aveva avallato la decisione.
“Il sindaco e l’assessore Marco Di Marco – si legge in una nota di Palazzo delle Aquile – hanno inviato oggi una nota al Segretario Generale Fabrizio Dall’Acqua, al Comandante della Polizia Municipale Vincenzo Messina e ai Capo Area e Dirigente dell’Area delle Attività produttive Maria Mandalà e Giovanni Galvano nella quale li invitano a disporre un accertamento su anomalie, violazioni di legge e omissioni nel procedimento relativo alla assegnazione delle licenze per gli apecalesse, rimettendo alla specifica responsabilità degli stessi Uffici la opportunità di sospendere ogni procedura in corso”.
Una vicenda, quelle delle motocarrozzette, in realtà assai travagliata. Una prima delibera, approvata alcuni mesi fa, prevedeva 15 licenze messe a bando e la possibilità di aumentarle fino a venti dopo due anni e in virtù di un aumento dei flussi turistici. L’Aula ha preferito invece non aspettare e, dopo nemmeno sei mesi, le ha raddoppiate (portandole a trenta) con un voto trasversale che ha visto votare a favore la maggioranza ad eccezione di quattro astenuti e un contrario (il capogruppo Aurelio Scavone). In mezzo una graduatoria scesa a 12, due posizioni da verificare, ricorsi al Tar da parte dei tassisti, problemi di ordine pubblico e la richiesta di oggi dell’assessore di verificare la correttezza delle procedure dei suoi stessi uffici.
Di Marco aveva già espresso la sua contrarietà al provvedimento, anche perché l’atto votato, specie nelle premesse, potrebbe far intendere che tutti coloro che hanno presentato la domanda debbano essere considerati in regola. Orlando e Di Marco hanno inviato la propria nota anche al Presidente del Consiglio Comunale e all’Avvocato Capo e hanno espressamente invitato inoltre il Segretario Generale “a disporre un’inchiesta con l’invio di relazione sulla intera pratica, richiamando la gravità di indicazioni agli Uffici e statuizioni incompatibili con la natura regolamentare dell’atto adottato dal Consiglio Comunale il 18 dicembre”. Insomma, prima di pubblicare l’atto gli uffici dovranno tenere gli occhi aperti.
Sul tema è intervenuto il consigliere Angelo Figuccia. “Sulla vicenda degli ape-calesse mi auguro che il sindaco Orlando si sbagli. Sono convinto che il raddoppio del numero delle licenze deciso dal Consiglio Comunale, attraverso lo scorrimento della graduatoria, sia stato fatto seguendo tutte le regole. Ma, comunque, si è sprecata una vera occasione per creare occupazione e rilanciare un settore fondamentale per la nostra città come quello turistico. Già da tempo ho sostenuto che, se volevamo dare un vero servizio ai turisti, era necessario rilasciare almeno 200 o anche 300 licenze per i conducenti degli ape-calesse, creando in questo modo altrettanti posti di lavoro e rilanciando un servizio fondamentale per i turisti, soprattutto le migliaia di visitatori che sbarcano dalle navi da crociera, permettendo loro così di visitare con calma gran parte della città, evitando il “mordi e fuggi” che caratterizza da tempo questi migliaia di visitatori. E’ incredibile che una potente lobby come quella dei tassisti si lamenti di un’iniziativa che invece potrebbe rilanciare l’economia della nostra città e che potrebbe recare benefici anche alla loro categoria. Il sindaco Orlando dimostri tutto il suo coraggio, dimostri concretamente che “il sindaco lo sa fare” e sposi lui questa idea. Centinaia di palermitani gli saranno grati”.
Arriva anche una nota di Idv. “La delibera di modifica del regolamento delle motocarrozzette indica come la maggioranza che sostiene la giunta Orlando è fortemente spaccata e in parte orientata con il centrodestra. Italia dei Valori non ha accettato, fin dall’origine, il metodo usato che ha portato il Consiglio Comunale a votare il primo atto, che adottava il regolamento in questione, con oltre 70 emendamenti modificativi del regolamento emanato dall’Amministrazione. Non abbiamo votato questo atto, in sostanza, perché viziato sin dalla sua origine e perché avrebbe potuto ledere i giusti interessi di altre categorie del settore. La delibera del 18 scorso ha visto la partecipazione di Idv con il Presidente della commissione consiliare Paolo Caracausi, al solo scopo di migliorare la legalità del regolamento. Prova ne è il voto non favorevole sull’ aumento delle licenze. L ira del Sindaco verso il Consiglio è ampiamente condivisa da Idv. Caro sindaco, è la tua maggioranza che tradisce il programma per Palermo. Italia dei Valori non è il tuo nemico, semplicemente è coerente con il programma che gli elettori hanno votato”.
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19 Dicembre 2013, 20:16