10 Novembre 2016, 05:41
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ACI CATENA. Erano ormai consolidati i rapporti tra Giovanni Cerami, amministratore unico della Halley Consulting Spa, e Orazio Barbagallo, a lungo dipendente, prima in qualità di vice e poi di capo, alla Ragioneria Generale del Comune di Aci Catena, e poi consigliere comunale nello stesso ente. Da 20 anni ormai la società dell’imprenditore, originariamente “La Sisco srl”, poi divenuta “Halley srl”, poi ancora “Etnodata Informatica Service Srl” e infine Halley Consulting srl, oggi spa, forniva al comune un sistema informatico e l’assistenza hardware e software. Appalti ottenuti, secondo l’accusa, in modo illegittimo. Dal 1996 al 2014, infatti, i funzionari del comune catenoto, in spregio alle normative, avrebbero rinnovato ogni due anni i contratti alla società di Cerami e nel 2014 avrebbero poi proceduto con affidamento diretto. L’ente non ne avrebbe ricavato alcun vantaggio. Anzi, i costi del servizio sarebbero addirittura aumentati in 12 anni, dal 1998 al 2010, addirittura del 100%.
Profili di illegittimità vengono rilevati anche nella gara d’appalto per la gestione del progetto “Home Care”, per ottenere la quale sarebbe stata pagata la mazzetta poi spartita tra il sindaco Ascenzio Maesano e Orazio Barbagallo. Oltre alla Halley Consulting a partecipare alla gara c’è anche un colosso delle telecomunicazioni come la Telecom. Oltre ad una illegittima assegnazione dei punteggi, “il carattere illecito dell’aggiudicazione in esame – come riportato nell’ordinanza del gip – è rappresentato dal carattere anomalo del prezzo offerto dalla Halley spa in quanto superiore dei 4/5 rispetto al prezzo dell’appalto pari ad euro 255.750,00”. Un’anomalia della quale viene investito il Rup Sebastiano Fichera che, come emerge dagli atti, chiede alla società chiarimenti. Le giustificazioni addotte dalla Halley vengono ritenute valide dal Rup ed il prezzo offerto viene definito incomprensibilmente congruo. “Il Rup ( le cui responsabilità sono in corso di accertamento) – si legge ancora nell’ordinanza – mostrava di condividere delle giustificazioni prive di reale fondamento, consentendo ad Halley Consulting Spa di accedere alla aggiudicazione definitiva dell’appalto”.
GLI INTERROGATIVI. Mentre l’attività investigativa della Dia, in sinergia con la Procura di Catania, prosegue nel massimo riserbo, sono tanti gli interrogativi che rimangono aperti. Innanzitutto resta da chiarire se vi fosse un intermediario tra la società di Giovanni Cerami ed il comune di Aci Catena. Ipotesi che al momento non trova conferma né smentita. Le indagini sembrerebbero essersi estese anche ad altri appalti affidati dall’ente negli ultimi anni. Un’attività che mira a capire se vi fosse un vero e proprio sistema Aci Catena. Nel mirino potrebbero essere finiti anche gli appalti aggiudicati dalla Halley Consulting negli altri comuni della provincia di Catania. Altro filone da approfondire quello delle fughe di notizie. Solo dalle intercettazioni sono emerse tre diverse fonti da cui l’ormai ex primo cittadino catenoto avrebbe appreso dell’inchiesta in corso. Al setaccio quindi anche le relazioni, a più livelli, di Ascenzio Maesano, pronto da un anno a candidarsi all’Ars.
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10 Novembre 2016, 05:41