Appartamenti, parcheggi e botteghe |Via libera al grande affare di Cibali

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15 Febbraio 2018, 19:42

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CATANIA – La variante urbanistica di Cibali arriverà presto in consiglio comunale. Il progetto che prevede quattro palazzi di circa dieci piani, 144 appartamenti, cemento per migliaia di metri cubi, ma anche parcheggi, servizi e la possibilità di realizzare – da parte del Comune – un parco urbano, potrà presto essere discusso dal senato cittadino. È positivo l’esito della conferenza dei servizi che ha discusso la realizzazione di un progetto di edilizia residenziale, proposto dal Consorzio centro direzionale Cibali, per realizzare palazzine, parcheggi e attività commerciali in una porzione della grande area sciarosa compresa tra via Sabato Martelli Castaldi, e la via Giuseppe Verdura, con accesso diretto da via Teano. Un progetto presentato in variante dal momento che in quell’area, il Piano regolatore attualmente vigente, ovvero il Piccinato che risale al 1969, prevedeva appunto un centro direzionale e un asse dei servizi.

Progetti mai andati in porto e oggi ritenuti inutili per la zona. Da qui la proposta del Consorzio – che appartiene a Bankitalia – di poter realizzare alcuni palazzi residenziali, edifici per il social housing, parcheggi, botteghe in una porzione dell’area, lasciando il resto – nell’area sono presenti importanti testimonianze storiche e naturalistiche – al Comune che potrà, un giorno, realizzare un parco urbano.

Il provvedimento firmato dal direttore e dell’urbanistica Biagio Bisignani, nella qualità di presidente della conferenza dei servizi, riporta la data del 13 febbraio 2018: è questo l’ultimo atto prima dell’invio in Consiglio comunale della variante urbanistica al PRG vigente. All’interno dell’atto, vengono riportate tutte le tappe dell’iter: dall’approvazione in Giunta del 10 luglio 2017,  dell’atto di indirizzo politico, alla nuova istanza inoltrata dal Consorzio 18 luglio 2017 per l’ottenimento il parere di fattibilità, a tutti i passaggi che hanno portato alla convocazione della conferenza dei servizi, richiesta  dall’amministrazione comunale proprio per la particolare complessità dell’iniziativa privata e  per l’opportunità di effettuare un esame contestuale del progetto sotto il profilo urbanistico edilizio delle opere di urbanizzazione primaria previste. Conferenza che si è svolta in tre momenti Il 4 settembre il 14 settembre il 2 ottobre del 2017.

Successivamente alla conferenza dei servizi, sono stati acquisiti i pareri favorevoli della Direzione urbanistica, dell’Azienda sanitaria provinciale, della Direzione lavori pubblici, della Direzione patrimonio, della Direzione ecologia. Non quella del Comando provinciale dei vigili del fuoco, che non ha rilasciato parere senza gli elaborati progettuali. La Soprintendenza ai beni culturali di Catania ha evidenziato come l’area non sia sottoposta a vincolo paesaggistico e quindi in l’ufficio “non abbia alcuna competenza per esprimere alcun parere, e infine l’ufficio del genio civile.

“Concluse le attività istruttoria – si legge ancora nel documento – e acquisiti in alcuni atti e i pareri di competenza si determina quindi la conclusione positiva della conferenza dei servizi che sostituisce ad ogni effetto tutti i pareri atti di assenso”. Viene dunque approvato il progetto preliminare presentato dal Consorzio con le prescrizioni evidenziate delle singole direzioni, atto cui è possibile presentare ricorso al TAR entro 60 giorni dalla ricevuta di comunicazione o il ricorso al presente alla Regione entro 120 giorni.

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In particolare, si legge ancora nel provvedimento, “la conferenza servizi approva l’iniziativa In conformità allo strumento urbanistico generale vigente, sottolineando che si tratta di un intervento “ordinario” orientato alla costruzione di un ambito urbano. Ambito rimasto per 50 anni indeterminato. Una ricostruzione di una parte di città che non può essere sottoposta a una semplice attenzione urbanistica ma che sarà oggetto di un’approfondita fase di conoscenza nella fase istruttoria dei progetti esecutivi ed edilizi che vorranno di volta in volta presentati”. Insomma, si chiude una pagina e se ne apre un’altra: dopo il voto in consiglio, infatti, dovranno essere presentati i vari progetti esecutivi che saranno analizzati volta per volta.

Intanto però il grande affare del Centro direzionale di Cibali viene avviato con la discussione in Consiglio comunale. Nel dettaglio, la superficie interessata è di circa 16.000 metri quadri di cui solo 8.900 circa costituiscono la superficie fondiaria su un totale di 173.680 metri quadri dell’intera proprietà, si legge nella Relazione illustrativa generale.  Sulla superficie fondiaria di 8.977 circa, è prevista la realizzazione di 4 edifici che sviluppano un volume di progetto circa 33.354 mc. Per quanto concerne la destinazione residenziale, la superficie totale da destinare a Standard è di circa 6.732 mq. Quella relativa alla parte commerciale è di circa 260 mq. Complessivamente si individuano 6.992 mq a Standard, di cui 1.065 mq per parcheggi pubblici.

Il progetto prevede la realizzazione di un parcheggio pubblico di 1.373 mq su via Teano, la realizzazione di un percorso ciclo-pedonale di circa 392 mq e altre aree per Standard di 5.227 mq, per complessivi 6.992 mq.  Nella proposta progettuale sono stati ipotizzati: 56 bilocali, con taglio medio di 50-55 mq; 40 trilocali, con tagli che vanno da 60 a 80 mq; 2 quadrilocali e 12 duplex, con dimensione di circa 100 mq. Complessivamente si prevedono 114 alloggi e 4 unità immobiliari a destinazione commerciale.  Per quanto riguarda la tempistica progettuale, per sviluppare il progetto definitivo ed esecutivo, si prevede 1 anno e 6 mesi. Si stima che le opere avranno inizio tra la fine del 2019 e il 2020, al termine del percorso autorizzativo.

 

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15 Febbraio 2018, 19:42

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