25 Luglio 2010, 09:44
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Agenti della squadra mobile di Trapani, nell’ambito di due distinte operazioni di polizia, hanno arrestato Antonio Titone, 43 anni, e Roberto Biondo, di 44, entrambi sorpresi in flagranza del reato di usura commesso ai danni di un cittadino trapanese che a loro si era rivolto per estinguere debiti da gioco di azzardo. L’indagine è stata avviata a seguito di vari esposti pervenuti alla mobile da parte di familiari di accaniti giocatori d’azzardo finiti nelle mani degli strozzini. La polizia ha accertato che una delle vittime soffriva di una dipendenza da gioco d’azzardo, tanto da essere stata costretta a iniziare un programma di recupero. Per far fronte ai numerosi debiti, quando non potevano aiutarla i genitori o gli amici, in molte occasioni sarebbe stata costretta a rivolgersi anche ai due arrestati, conosciuti proprio nei locali dove venivano organizzate le bische clandestine: a Trapani e in provincia. In particolare, la vittima si era rivolta a Biondo per ottenere in prestito la somma necessaria ad estinguere un precedente debito con Titone, con un tasso di interesse su base annua tra l’80% e il 247%. In una circostanza, aveva ricevuto 4.850 euro dovendone restituire 6.850 euro entro due mesi. Gli agenti hanno filmato due distinti incontri che la vittima ha avuto dapprima con Titone e poi con Biondo per restituire il denaro. Nel corso del blitz sono stati rinvenuti numerosi appunti con le generalita’ di presunte vittime dei cravattari con i corrispondenti debiti, per cui sono in corso ulteriori indagini.
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25 Luglio 2010, 09:44