08 Settembre 2013, 06:00
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CATANIA – Si diradano le nubi sui cieli della città. I conti del Comune, infatti, non sembra essere più sotto stretta osservazione del Ministero, che avrebbe approvato il Piano di rientro predisposto dalla passata amministrazione, guidata da Raffaele Stancanelli. “Il Piano è passato al Ministero – afferma Giuseppe Girlando, assessore comunale al Bilancio – e ora è all’esame della Corte dei Conti”. Il Piano di riequilibrio economico sarebbe dunque a Palermo: la Corte dei Conti dovrebbe accettarlo – o respingerlo – entro la fine del mese. Questo però non significa che la città sia fuori pericolo per quanto riguarda il possibile dissesto. Proprio i magistrati palermitani della Corte dei Conti, infatti, nutrono molti dubbi anche in merito al rendiconto del 2011 e al bilancio di previsione dello scorso anno (2012), approvato lo scorso mese di marzo.
E’ chiara in proposito la Corte che il 23 maggio scorso, a pochi giorni dal cambio della guardia a Palazzo degli Elefanti, elenca tutta una serie di criticità relative ai bilanci 2011 e 2012 (leggi qui) che, secondo l’organo di revisione di Palermo, renderebbero l’Ente di fatto deficitario. Una condizione che il Collegio aveva già segnalato in precedenza ma che, come scrivono gli stessi magistrati istruttori, non è stata superata. A preoccupare è, in particolare, il rendiconto 2011, per cui mancherebbe parte della documentazione e che, oltre tutto, avrebbe visto lievitare l’ammontare del disavanzo, inizialmente stimato in 62 milioni ai quali, però, sembrerebbero essersi aggiunti altri 30 milioni.
Per non parlare poi della situazione delle società partecipate, i cui conti, nonostante quanto affermato dalla precedente amministrazione, sembrerebbero peggiori del previsto. L’Amministrazione dovrà, dunque, rispondere entro la fine del mese di settembre con risposte concrete per dimostrare quanto fatto contabilmente. Secondo quanto dichiarato dall’ex Ragioniere generale, Giorgio Santonocito, che ha appena terminato l’incarico presso il Comune – che era stato prorogato a titolo gratuito dall’attuale sindaco Bianco -i conti sarebbero in ordine e il Comune di Catania non rischierebbe nulla, ma così non sembrerebbe dal documento della Corte dei conti che chiede all’amministrazione di adottare al più presto correttivi per evitare il peggio.
Insomma, il rischio concreto che la città vada in dissesto rimane, così come l’incertezza e la preoccupazione per i dipendenti comunali di non veder pagati gli stipendi con puntualità ogni fine mese e per i fornitori di non ricevere il pagamento delle proprie fatture o addirittura di ricevere un importo minore di quanto sperato. Sulla questione, risponde l’assessore Girlando. “Per quanto riguarda i bilanci passati – spiega a LivesiciliaCatania – sono sottoposti a controllo. Inoltre – aggiunge – il consuntivo 2012, predisposto da Stancanelli e approvato qualche giorno prima delle elezioni, è sotto esame dei Revisori dei Conti per poi approdare in Vonsiglio comunale per l’approvazione”,
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08 Settembre 2013, 06:00