21 Dicembre 2022, 15:35
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La Commissione Bilancio della Camera, presieduta dall’onorevole Giuseppe Mangialavori di Forza Italia, ha approvato l’emendamento “Salva Sicilia”, che autorizza la Regione a ripianare in quote costanti, in dieci anni a decorrere dall’esercizio 2023, il disavanzo 2018 e le relative quote di disavanzo non recuperate alla data del 31 dicembre 2022. Un emendamento fortemente voluto anche dal presidente della Regione Renato Schifani, presentato dal deputato Tommaso Calderone di Forza Italia e riscritto dai relatori, tra cui l’onorevole Roberto Pella (FI), primo firmatario: “Ho sentito il dovere di fare qualcosa per risolvere una situazione difficile per la mia Regione che avrebbe avuto pesanti ricadute su tutti i siciliani – ha affermato Calderone – Siamo riusciti, con l’approvazione dell’emendamento cosiddetto Salva Sicilia, a risolvere i pressanti problemi finanziari della Regione”.
Soddisfazione è stata espressa dal Governatore della Sicilia, Renato Schifani: “Questa notte è stato approvato alla Camera l’emendamento spalma debiti della Sicilia. La nostra Regione è salva. E’ stato un grande gioco di squadra. Andiamo avanti sempre con maggiore determinazione nel nostro quotidiano lavoro per la mia terra”. E sul tema del caro voli: “E’ un fatto inaccettabile e scandaloso, continueremo la nostra battaglia fino in fondo. Non faremo sconti a nessuno, così come lavoreremo per privatizzare gli aeroporti: più vettori e più efficienza nell’interesse dei cittadini”.
Plaude a Schifani il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno che ringrazia “per l’impegno profuso” il presidente della Regione Siciliana: “Possiamo affermare che per la Sicilia questo è un aiuto di vitale importanza – dice Galvagno – L’allineamento dei colori che avevo auspicato, ovvero la stessa formazione politica dei governi nazionale e regionale, funziona perfettamente. La Sicilia ha avuto una prima concreta risposta, insieme potremo rimettere le cose al proprio posto”, ha aggiunto.
Per Marianna Caronia, capogruppo della Lega all’Assemblea regionale siciliana, con l’emendamento approvato alla manovra finanziaria dello Stato “la Sicilia mette in sicurezza il proprio bilancio garantendosi la spalmatura del disavanzo in dieci anni. Il tandem tra il governo nazionale e quello regionale ha permesso questo risultato che ridà ossigeno al bilancio della Regione”.
Sulla scia di Caronia, i due assessori della Lega nella giunta siciliana, Luca Sammartino e Mimmo Turano, i quali hanno espresso apprezzamento per l’impegno del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti: “La norma approvata – dicono – ci consentirà finalmente di far decollare l’azione amministrativa, di intervenire su tante emergenze e di lavorare a riforme necessarie per la Sicilia”. Una norma che si aggiunge a quella prevista nel decreto Aiuti quater che destina alla Regione 200 milioni. “Adesso, la Sicilia può ripartire davvero, con maggiore forza e maggiore ottimismo”, concludono Sammartino e Turano.
“L’inserimento nella Finanziaria nazionale della norma “Salva Sicilia” ci consente di guardare al futuro equilibrio finanziario della Regione con maggiore serenità”. Così l’assessore regionale all’Economia Marco Falcone. “Finalmente, dopo lunghi anni di interlocuzioni carenti, le aspettative della Sicilia hanno trovato a Roma reale apertura e attenzione, nell’interesse comune a lavorare per il risanamento della Regione e per garantire servizi e qualità della vita dei siciliani”.
“Grazie al lavoro svolto in questi mesi sui conti del Comune siamo riusciti a guadagnare una credibilità istituzionale che la nostra città aveva perduto ormai da tempo. Dal decreto aiuti-quater e dalla finanziaria arrivano i primi importanti segnali grazie al centrodestra di governo che valorizza l’operato dei propri amministratori”. Lo dice Carolina Varchi, deputato di Fratelli d’Italia e vicesindaco di Palermo. “Grazie agli speciali poteri commissariali, allo stanziamento fondi della Protezione Civile, al contributo per il potenziamento della riscossione e la riduzione del disavanzo, Palermo può tornare a sperare. Avevamo promesso la rivoluzione della normalità, la stiamo realizzando”.
“Da Roma una ritrovata attenzione per la nostra città. Il nostro percorso per uscire dall’isolamento istituzionale sta dando i primi frutti”. Così Carolina Varchi insieme al senatore di FdI Raoul Russo: “Oltre alla norma ‘salva Sicilia’, fortemente e coralmente voluta dal centrodestra di Governo – aggiungono Varchi e Russo – c’è la struttura commissariale rappresentata dal sindaco, con l’ausilio della Protezione civile guidata dal ministro Musumeci che ringraziamo per la sensibilità istituzionale, finalizzata alla risoluzione del problema delle bare insepolte al cimitero dei Rotoli, per cui è previsto uno stanziamento di due milioni di euro e poteri straordinari in deroga per semplificare e accelerare le procedure autorizzative”. “Sono stati concessi, inoltre, ai capoluoghi siciliani di città metropolitane, 40 milioni a valere sul 2024 per il potenziamento della riscossione e la riduzione del disavanzo, molto importanti per il risanamento dei conti del nostro Comune – sottolineano -. Adesso attendiamo il via libera del Consiglio comunale al bilancio di previsione 22/24, al consolidato 2021 e all’accordo con lo Stato così come modificato dalla nuova amministrazione”.
“L’emendamento – sottolinea il deputato Nino Minardo, presidente della Commissione Difesa della Camera – è il segno di una grande attenzione e vicinanza ai problemi della Sicilia non solo perché permetterà di risolvere problemi di natura contabile ma perché consentirà di intervenire concretamente su alcune emergenze”. “Adesso è importante che alla disponibilità trovata a Roma corrisponda in Sicilia un impegno a tutti i livelli perché si possa veramente cambiare passo sui conti e la gestione delle risorse” conclude il Presidente della Commissione Difesa di Montecitorio.
Ossigeno anche per Catania. “Accogliamo con soddisfazione l’approvazione dell’emendamento Salva Sicilia, che da una parte mette in sicurezza la Regione, dall’altro assegna al Comune di Catania un significativo contributo per favorire il risanamento dell’ente, già avviato dal centrodestra. La norma approvata in Commissione Bilancio alla Camera e inserita in manovra, stanzia per la nostra città ben 40 milioni utili a compensare le difficoltà di riscossione che purtroppo scontiamo a livello comunale. Si tratta di risorse preziose come l’ossigeno per i conti del Comune”. Lo dichiara Giovanni Petralia, consigliere comunale di Forza Italia a Catania.
Per promuovere le misure necessarie a rimuovere gli svantaggi derivanti dall’insularità è stato istituito presso il Mit un apposito fondo per garantire un “completo ed efficace sistema di collegamenti aerei da e per la Sicilia e da e per la Sardegna” con una dotazione di 5 milioni per il 2023 e 15 milioni dal 2024. È quanto previsto da un altro emendamento approvato dalla commissione Bilancio della Camera. Le disposizioni si applicano ai cittadini residenti nelle regioni Sicilia e Sardegna.
“Si tratta del primo intervento che utilizza il principio di insularità per lavorare sugli svantaggi della Sardegna e della Sicilia”. Così la parlamentare del M5s Alessandra Todde, cofirmataria insieme alla collega Angela Raffa, dell’emendamento alla legge di Bilancio che istituisce un fondo per rimuovere gli svantaggi legati all’insularità delle due isole. “Con una dotazione di 5 milioni di euro per il 2023 e 15 milioni a decorrere dal 2024 si mettono sul piatto quelle risorse necessarie per garantire migliori collegamenti aerei da e per le isole e contrastare il caro biglietti che colpisce spesso queste tratte – aggiunge la parlamentare sarda -. L’art. 119 della Costituzione riconosce la peculiarità delle isole ed impegna lo Stato ad operare affinché siano rimossi gli svantaggi strutturali che si ripercuotono sui cittadini e imprese del territorio. Svantaggi che si traducono in vincoli, diseconomie e fallimenti del mercato che non consentono competitività al pari delle altre regioni”, conclude Todde.
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