La circoscrizione delle discariche | E il Parco Cassarà è ancora chiuso

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10 Settembre 2017, 16:56

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PALERMO – Continua il viaggio di Livesicilia nelle otto circoscrizioni di Palermo. La quarta circoscrizione comprende i quartieri Cuba, Santa Rosalia, Altarello, Mezzomonreale e BoccadifalcoDa piazza Indipendenza a San Martino, da via Ernesto Basile ai confini della città, la quarta circoscrizione riunisce nei suoi confini alcuni dei quartieri periferici e più difficili della città. Tra discariche abusive e opere incompiute, gli amministratori locali lottano contro l’incuria, ritardi burocratici e le cattive abitudini di alcuni cittadini.

Il Parco Ninni Cassarà

Il polmone verde è forse la più grande falla nel cuore della circoscrizione. Il grande parco urbano è stato consegnato ai cittadini e poco dopo chiuso per la presenza di amianto e altre sostanze inquinanti sotterrate fra i viali. Inaugurato otto anni fa dall’ex sindaco Diego Cammarata, il parco è talmente esteso da avere tre ingressi, uno in via Pisani, una in via Ernesto Basile e l’ultimo in via Altofonte. E’ proprio quest’ultima zona del parco, confinante con la grande area del Cus dell’ateneo di Palermo, che è stata definita “la zona rossa” dai magistrati, ovvero quella il cui terreno è maggiormente contaminato. Proprio per questo, dopo un’apertura in grande stile nel 2010, il parco nell’aprile del 2014 è stato posto sotto sequestro e da allora non è stato più riconsegnato alla cittadinanza. Ufficialmente nel 2016 i magistrati hanno tolto i sigilli, obbligando però il Comune ad affidare i lavori di carotaggio per individuare le sostanze nocive e procedere con la bonifica. “L’amministrazione comunale al momento non può procedere con la bonifica dell’intero parco – dice Silvio Moncada, presidente della quarta circoscrizione – probabilmente al più presto sarà possibile riaprire la zona limitrofa a via Pisani”. Nell’attesa però la parte intorno a via Altofonte, compreso il parcheggio costruito proprio per il parco, è ormai in uno stato di semi abbandono, fra erbacce e rifiuti di vario genere. “Abbiamo già chiesto l’intervento tempestivo della Rap”, chiarisce Moncada.

 I sottopassi come discariche

“Nei giorni scorsi è stato istituito un tavolo tecnico per arginare il fenomeno delle discariche abusive in circoscrizione – racconta Moncada – erano presenti i dirigenti Rap e il vicesindaco Sergio Marino”. I cittadini gettano i rifiuti ingombranti soprattutto in prossimità dei sottopassi di viale Regione siciliana, all’altezza di via Altofonte, via Mediatrice e via Portello. “Stiamo pianificando una bonifica di queste aree – assicura Moncada – purtroppo però dopo il ritiro e la pulizia di questi rifiuti, la situazione si ripresenta identica. Proprio per questo stiamo pensando ad un sistema di controllo o con l’impiego delle forze dell’ordine o con le telecamere”. Ma non sono solo i sottopassi ad essere presi di mira per diventare discariche abusive. Via Paruta, via Lussorio Cau, le zone limitrofe a Montegrappa, queste le strade della circoscrizione scelte dai cittadini per scaricare rifiuti ingombranti. “La rimozione non basta – sottolinea l’amministratore – abbiamo ottenuto un discreto risultato per esempio in via Ruffo di Calabria vicino Baida. La zona è stata bonificata, ripulita e il Comune ha creato un giardino pubblico. Questo ha spinto i cittadini a non scaricare più i rifiuti in quella via. Ma è chiaro che questa idea non si può applicare ai sottopassi, ogni area ha bisogno della sua soluzione”.

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La pista di pattinaggio di via Mulè

Non solo criticità in quarta circoscrizione. Un esempio concreto di recupero di uno spazio pubblico è quello della pista di pattinaggio in via Mulè. A maggio è stata riaperta dopo un importante lavoro di messa in sicurezza e ripristino. L’impianto, aperto nel 2010 e affidato dall’amministrazione ad un’associazione privata per cinque anni, dopo essere stato abbandonato nel 2015, è stato quasi completamente distrutto, i vandali hanno preso di mira soprattutto bagni e spogliatoi, divenendo praticamente una discarica. Oggi viene gestita direttamente dal Comune ed è stata restituita alla cittadinanza. Intorno alla pista è sorto un giardino con i giochi per i più piccoli. Nel pomeriggio la struttura viene sfruttata dalle scuole del quartiere. “E’ stata una grande emozione vedere rinascere questo impianto – dice Silvio Moncada – da una recinzione non riparata nel momento giusto, si è creato il disastro. Ciò che conta è che oggi abbiamo restituito uno spazio nuovo e funzionante ai ragazzi della quarta circoscrizione”.

Piazza Indipendenza

“Il giardino, cuore di piazza Indipendenza, è completamente al buio da più di tre anni – dice il presidente della quarta circoscrizione – l’Amg sarebbe pronta ad intervenire per rifare l’impianto ma non è ancora possibile”. Sotto il giardino infatti ci sarebbero dei resti archeologici importanti, proprio per questo il Comune ha selezionato un team di geologi per fare delle ricerche. Studi però non ancora cominciati e che quindi bloccano per cavilli burocratici la riattivazione dei lampioni della villa di piazza Indipendenza. Sempre sulla piazza ma quasi all’imbocco di corso Calatafimi delle transenne bloccano parte del marciapiede: “Sono lì da anni – spiega Moncada – la zona è pericolante, inoltre non è un semplice marciapiede, ma anche un affaccio su cortile Criscione. Cortile che doveva ospitare un parcheggio per la fermata del passante ferroviario tra via Colonna rotta e via Imera mai fatto. Insomma – sottolinea il presidente di circoscrizione – una zona completamente abbandonata da anni che potrebbe essere sfruttata molto meglio”. I cittadini della zona per esempio vorrebbero molto che sorgesse un parcheggio: “Visto che tutta la piazza è destinata, secondo me in maniera illegittima, a parcheggio riservato esclusivamente ai dipendenti della regione. Certamente discuterò con l’assessore di rivalutare la situazione, non si possono destinare tutti i posti per i regionali”.

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10 Settembre 2017, 16:56

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