31 Dicembre 2013, 00:10
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PALERMO – Niente impianti idrici ai comuni, anche se ne hanno fatto richiesta. La vicenda Aps continua a tenere banco, con la curatela fallimentare che oggi con una lettera ha bloccato le procedure di restituzione delle reti: sono almeno una quindicina (su 52) gli enti che ne avevano fatto richiesta, bloccata però dal tribunale.
Lo scorso 23 dicembre, infatti, in un vertice con il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, l’assessore regionale Nicolò Marino e il prefetto, si è decisa la costituzione di un consorzio fra tutti i comuni di cui capofila sarà Palermo, mediante l’Amap, per garantire il servizio (con fondi regionali) fino alla definizione di una riforma legislativa. Circostanza che ha spinto la Regione a chiedere al tribunale di sospendere la restituzioni degli impianti per garantire la struttura di Aps e permettere l’affitto del ramo d’azienda: richiesta accolta dal tribunale e comunicata dai curatori ai singoli comuni.
“E’ per il sindacato tutto un importante risultato – dice Raffaele Loddo, segretario regionale Cisal-Federenergia – che va nella direzione chiesta da tempo . Il mantenimento del Servizio Idrico Integrato in capo alla società Aps è la garanzia per la continuità del servizio reso ai cittadini e per il futuro occupazionale degli addetti in atto (205 unità). Continueremo a mantenere alta l’attenzione, collaborando per quanto di nostra competenza con l’assessore Marino e con gli Enti interessati per la definizione dell’iter che porterà alla nascita del nuovo soggetto che gestirà il servizio idrico integrato dell’Ato 1 Palermo”.
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31 Dicembre 2013, 00:10