14 Ottobre 2014, 19:22
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PALERMO – E’ cominciato oggi lo sciopero dei 202 lavoratori Aps, vertenza ancora senza una soluzione ufficiale. Nonostante le rassicurazioni ottenute, infatti, il governo regionale non avrebbe le risorse per garantire la fase di emergenza con l’affidamento temporaneo ad Amap, per il tempo necessario alla costituzione di un consorzio. Intanto da domani una delegazione dei sindacati girerà i 42 comuni del Palermitano a rischio disagi, a cominciare da Bagheria, per spiegare alla cittadinanza i motivi dello sciopero che andrà avanti fino al 31 ottobre.
“Oggi in quarta commissione Ambiente e territorio dell’assemblea regionale siciliana – si legge in una nota dei sindacati – si sono incontrati i deputati regionali, i sindaci della provincia di Palermo, il sindaco di Palermo, il presidente dell’Amap, il commissario straordinario della provincia di Palermo, l’assessore all’Energia ed ai servizi pubblici locali Regione Sicilia, Filctcem Cgil,Uiltec Uil, Femca Cisl, Ugl e Cisal Federenergia, in prosecuzione dell’incontro precedente per definire il percorso individuato per garantire il servizio idrico integrato a circa 500.000 abitanti, i livelli occupazionali di 204 lavoratori della ex Aps. Il governo regionale rappresentato dall’assessore al ramo ha fatto sapere di non essere nelle condizioni di individuare risorse economiche per garantire la gestione provvisoria in capo all’Amap nelle more che venga approvato il disegno di legge presentato in parlamento regionale siciliano ed emendato in attuazione delle norme Sblocca Italia. Il commissario della provincia ha dichiarato di non avere risorse per proseguire la gestione del servizio alla scadere della ordinanza del prefetto di Palermo del 31 ottobre. Preso atto dello sciopero indetto dalle organizzazioni sindacali e iniziato nella giornata odierna, i sindaci e le organizzazioni sindacali hanno chiesto al rappresentante del governo regionale, al presidente della commissione, ai deputati regionali presenti, al sindaco di Palermo nella qualita’ di presidente Anci Sicilia, di attivare una richiesta urgente al governo nazionale per ottenere le risorse necessarie per superare la fase di stallo venutasi a creare e garantire così il servizio alle popolazioni e i livelli occupazionali. Tale richiesta si rende necessaria per consentire provvisoriamente ad Amap di gestire il servizio sostituendosi all’Ato1 Pa, nelle more (entro 6 mesi) di costituire la società d’ambito con la partecipazione dei comuni dell’Ato di Palermo, dove confluire l’attuale gestione del servizio idrico integrato. Tutti i partecipanti, ognuno per il proprio ruolo, hanno dichiarato di perseguire con fermezza tale percorso per scongiurare il rischio di nuovi licenziamenti, attivandosi da subito per un incontro istituzionale presso il governo nazionale”.
“In più occasioni e anche nel corso di numerose audizioni in Quarta Commissione dell’Assemblea Regionale Siciliana ci si è confrontati per verificare alternative concrete all’attuale gestione”, ha dichiarato Leoluca Orlando, presidente di Anci Sicilia. “Oggi chiediamo al Governo regionale e nazionale di destinare le risorse finanziarie necessarie ad avviare una gestione efficiente per un servizio di vitale importanza per i cittadini”. La questione è stata oggetto di una conversazione avuta oggi dal Presidente di Anci Sicilia con il Senatore Erasmo D’Angelis Capo della unità di missione di Palazzo Chigi contro il dissesto idrogeologico. “Ricordiamo – conclude Orlando – che dal primo novembre la responsabilità per il servizio idrico integrato sarà di competenza della Regione e quindi i comuni non potranno e non dovranno avere responsabilità per la gestione di tale servizio”.
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14 Ottobre 2014, 19:22