PALERMO – Proroga fino al 30 novembre per tutti, meno che per Bagheria. E’ stata scongiurata la paventata emergenza idrica in una trentina di comuni del Palermitano che fino al 30 settembre sono serviti da Amap, ma che dal primo ottobre rischiavano di trovarsi nei guai. I sindaci si sono riuniti presso Palazzo Comitini questa mattina e, ad eccezione di Bagheria, hanno accettato la proroga del vecchio affidamento sino a fine novembre, con l’Ato idrico che, essendo in liquidazione, si è limitato a raccogliere le varie pratiche.
Amap ha confermato la propria disponibilità, accettata dalla curatela di Aps, ma ha anche posto una condizione: niente più proroghe se entro il 30 novembre non riceverà l’affidamento definitivo con la qualifica di gestore d’ambito. Una condizione difficilmente attuabile, però, visto che la diatriba tra la Regione e Roma (con il governo nazionale pronto a impugnare la legge dell’Ars) ha reso la situazione parecchio confusa, anche da un punto di vista giuridico. “In questo momento di passaggio dalla vecchia normativa alla nuova, con quest’ultima non ancora totalmente attuabile, è stato un provvedimento necessario per superare l’interruzione di pubblico servizio e l’insorgenza di danni ambientali di igiene pubblica, più volte richiamati in questi casi”, commenta il commissario della Città metropolitana Manlio Munafò.
L’affitto del ramo d’azienda per due mesi è stato ufficializzato in serata davanti al notaio, con le firme dei sindacati. “Il comune di Palermo conferma l’impegno per la gestione pubblica a regime da parte dei comuni metropolitani per il servizio idrico integrato”, commenta il sindaco Orlando.
