Aps, rinviato il vertice romano| Avanti: "Chiediamo la proroga" - Live Sicilia

Aps, rinviato il vertice romano| Avanti: “Chiediamo la proroga”

Rinviato a data da destinarsi il vertice ministeriale per Aps. "Chiederemo una proroga al dicastero - dice Avanti - ma intanto pubblicheremo un avviso per cercare soggetti interessati alla gestione temporanea del servizio".

il presidente della provincia
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PALERMO – Nuovo rinvio per la vertenza Aps: l’incontro previsto per oggi a Roma presso il ministero, infatti, è stato rimandato. “Ce lo hanno comunicato ieri sera – commenta il presidente della Provincia di Palermo, Giovanni Avanti – ma non ci hanno comunicato ancora la data in cui si terrà”.

Rimane quindi in sospeso il futuro della Acque potabili siciliane e dei suoi circa 200 dipendenti, anche se è stato confermato per il 18 febbraio il vertice in Prefettura. “Ho chiesto un incontro anche all’assessore regionale Marino che spero di avere per la prossima settimana – aggiunge Avanti – e ho convocato la scorsa un gruppo di sindaci per un tavolo tecnico. Stiamo inoltre pubblicando un avviso pubblico chiedendo manifestazioni di interesse a vari soggetti per la gestione provvisoria del servizio per i prossimi sei mesi”.

Una decisione inevitabile, visto l’allungarsi dei tempi, ma resa necessaria anche dall’evoluzione normativa: all’Ars infatti si sta discutendo di un progetto di riforma degli Ato idrici e in generale della gestione del servizio idrico integrato, e che è anche uno dei motivi di perplessità del comune di Palermo e della sua partecipata, l’Amap, che in un primo momento era sembrata il soggetto ideale per sostituire Aps.

“Noi auspichiamo che la gestione venga affidata agli enti locali – conclude Avanti – per questo chiederemo al ministero, in sintonia con la Regione e i comuni, un’ulteriore proroga della gestione di Aps finché non ci sarà un quadro normativo chiaro e definito. Noi ragioniamo su un modello che preveda un consorzio di comuni, in cui l’Amap potrebbe inserirsi essendo un’azienda pubblica, ma ci vuole un soggetto giuridico che veda i comuni in primo piano: dobbiamo coniugare l’elevata qualità del servizio alla garanzia di pari opportunità per tutti i cittadini dell’ambito territoriale in termini di tariffe e qualità, visto che parliamo di un bene primario come l’acqua”.

 


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