Aps, verso l’accordo con Amap

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18 Marzo 2015, 23:17

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AGGIORNAMENTO I lavoratori di Aps continuano a presidiare i palazzi delle istituzioni, in particolare palazzo Comitini, confidando nel raggiungimento di un’intesa entro la giornata di domani sull’affidamento del servizio idrico integrato. “Chiediamo che entro domani si raggiunga un accordo tra Regione, Comune, curatela, Autorità d’ambito e organizzazioni sindacali affinché rientrino i licenziamenti dei 202 lavoratori e si garantisca la continuità del servizio idrico in 42 comuni e a beneficio di 400 mila abitanti”, dichiarano i segretari di Filctem Cgil Francesco Lannino, di Femca Cisl Giovanni Musso, di Uiltec Uil Maurizio Terrani, di Ugl Chimici Margherita Gambino e di Cisal Federenergia Raffaele Loddo.

PALERMO – Fumata bianca in vista per la vicenda Aps. La vertenza, che da anni tiene col fiato sospeso 202 lavoratori e che assomiglia sempre più a una tela di Penelope, sembra a un punto di svolta: oggi Amap e l’Ato, insieme ad alcuni sindaci tra cui Rosario Lapunzina di Cefalù, Vito Scalia di Piana degli Albanesi, Davide Licari di San Giuseppe Jato e Massimo Diana di Santa Cristina Gela, si sono confrontati a lungo e avrebbero trovato una soluzione.

Il condizionale, in questa vicenda, è quanto mai obbligatorio visto che, puntualmente, sorge un problema che manda tutto all’aria. L’intesa di massima è stata comunque raggiunta, domani dovranno essere compiuti gli ultimi passaggi formali e venerdì, giorno ultimo per scongiurare i licenziamenti, dovrebbe esserci la firma.

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La quadratura consiste nel fatto che i comuni non dovranno restituire i 6,4 milioni di euro alla Regione, visto che verranno utilizzati per investimenti e servizi non coperti dalla tariffa come, per esempio, la ricerca delle perdite nelle condutture. Non per la gestione ordinaria, quindi, con la conseguenza che la Regione potrà darli ai comuni senza chiederli indietro e gli enti locali potranno darli all’Ato, che a sua volta li girerà ad Amap. Inoltre ci sarebbe anche una separazione delle contabilità, così da tutelare maggiormente la partecipata del comune di Palermo.

“Se non si troverà subito una soluzione alla vertenza Aps, c’è il serio rischio che in molti dei comuni della nostra provincia tornino i silos per la distribuzione dell’acqua”. Lo afferma Angelo Figuccia, consigliere comunale di Forza Italia, che prosegue: “Dopo il fallimento dell’Aps, che gestiva la distribuzione dell’acqua in molti comuni palermitani, i cittadini assistono da troppo tempo a questo rimpallo di responsabilità tra la Regione, l’Amap ed il Comune di Palermo. In mezzo, c’è il destino di 202 lavoratori, con le rispettive famiglie, che da mesi assicurano un servizio indispensabile come quello della fornitura idrica senza percepire stipendio, e di migliaia di abitanti dei 42 comuni della provincia che, con l’avvicinarsi dell’estate, corrono il serio rischio di restare senz’acqua. Se non si trova subito una soluzione, quindi, non è escluso che molte piazze dei nostri paesi tornino ad essere “decorate” con i silos, le famigerate cisterne d’acciaio che, non molti anni fa campeggiavano agli angoli delle strade palermitane e dove si creavano lunghissime file con i cittadini alle prese con recipienti e bidoni. E non vorremmo che si tornasse a 20-30 anni fa, quando l’emergenza idrica era in pieno boom e in tutti i palazzi sorsero come funghi le cisterne d’eternit, creando ulteriori rischi per la salute pubblica. E’ indispensabile, quindi, che la Regione da un lato e il Comune e l’Amap dall’altro, intervengano immediatamente per scongiurare il rischio che migliaia di famiglie possano ritrovarsi senza l’acqua in casa: Crocetta ed Orlando, con i rispettivi assessori, la smettano di litigare e chiedano al governo nazionale le risorse necessarie per assicurare a tutti il diritto ad avere acqua potabile nella propria abitazione”.

 

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18 Marzo 2015, 23:17

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