15 Settembre 2011, 18:38
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Il congelamento dell’adeguamento contrattuale del popolo dei funzionari regionali ha mandato su tutte le furie i sindacati nell’Isola. Dopo gli annunci di mobilitazione da parte dei Cobas/Codir e della Funzione Pubblica della Cgil, ad alimentare la bufera è questa volta la Cisl, che interviene nel dibattito sulle retribuzioni della dirigenza e del comparto, chiedendo il commissariamento dell’agenzia per la rappresentanza negoziale regionale.
“Chiediamo le dimissioni ai responsabili dell’Aran Sicilia e l’immediato intervento del governo regionale: occorre commissariare l’Agenzia, nominando un dirigente dell’Amministrazione, tra quanti in atto, non hanno alcun incarico e quindi senza costi aggiuntivi per le casse regionali”. Lo affermano Gigi Caracausi e Angelo Fullone della Cisl Fp.
“Non comprendiamo – spiega Caracausi – l’atteggiamento dell’Aran Sicilia e della Ragioneria generale della Regione. Nonostante le direttive del governo, le dichiarazioni dell’assessore Armao e Chinnici e la pubblicazione in Gazzetta ufficiale, l’Aran Sicilia ha scritto alla Ragioneria Generale in data 24 agosto 2011, e poi ha sollecitato in data 6 settembre 2011, per avere notizie sulla disponibilità delle risorse finanziarie da destinare alle contrattazioni collettive per i rinnovi dei contratti dei dipendenti regionali”.
“La trattativa – dicono ancora i sindacalisti – per il rinnovo è così stata rinviata a data da destinarsi prendendo per buona una nota del Servizio II, della ragioneria generale della Regione, che non tiene conto della legge di assestamento di bilancio, dando così indicazioni che vanno al di là della propria competenza tecnica. Abbiamo di fronte un Governo schizofrenico? Un Governo che, da un lato, libera e mette a disposizione le risorse per i rinnovi contrattuali e, dall’altro, invece, lancia messaggi subliminali all’Aran Sicilia, come questa almeno ha lasciato intendere in più di un’occasione, per non procedere ai rinnovi contrattuali?”
“Pretendiamo che il Governo faccia giustizia – afferma Fullone -, assumendo in modo inequivocabile la volontà di rinnovare i contratti dell’Amministrazione regionale, ristabilendo una parità di trattamento già tra tutti i dipendenti del pubblico impiego della Sicilia e del resto d’Italia, che hanno già avuto il rinnovo dei contratti”.
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15 Settembre 2011, 18:38