18 Febbraio 2011, 09:54
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Il dilemma lombardiano della Procura di Catania è raccontato oggi dall’edizione locale di “Repubblica”. Scrive Alessandra Ziniti: “Mancano dieci giorni alla pensione del procuratore Vincenzo D’Agata e la Procura di Catania si divide ancora sull’inchiesta che vede il presidente Lombardo indagato per concorso esterno in associazione mafiosa. D’Agata spinge per chiudere con un’archiviazione, gli altri pm si oppongono. Il procuratore generale Tinebra, candidato alla successione, chiede notizie sull’inchiesta. E ripartono i veleni”.
L’articolo di “Repubblica” torna a mettere il dito su una piaga incancrenita, negata eppure sempre latente. Già ai tempi della notizia dell’inchiesta sul presidente della Regione abbiamo assistito a uno sconcertante balletto di informazioni. La Procura incerta. La Procura che non dà indicazioni, poi alcune risposte bizantine fornite dal procuratore capo in persona per ammettere che, sì, il presidente della Regione era nel riflettore degli inquirenti.
La storia della Procura dei veleni si nutre di nuovi capitoli, dopo le foto, le accuse e il fango gettato sui pm da certi settori della politica. La successione incombe e non sarà un passaggio indolore. E adesso la polemica su Lombardo e il discorso dell’archiviazione che cade, con tempismo assoluto, alla vigilia della pensione del procuratore D’Agata.
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18 Febbraio 2011, 09:54