21 Febbraio 2017, 15:40
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PALERMO – Fare il bagno sarà vietato in più di duecento aree costiere. Sono tante le zone individuate dal decreto con cui l’assessorato alla salute della Regione regola la stagione balneare 2017 in Sicilia, la cui apertura è fissata dal primo di aprile al trentuno di ottobre. Nello stesso periodo è previsto lo svolgimento dei prelievi per monitorare lo stato delle coste siciliane.
Tra le ragioni per vietare la balneazione l’inquinamento, la presenza di scarichi o di porti e la regolamentazione di aree marine protette. Diversi i tratti costieri che il decreto del dipartimento della sanità individua come inquinati. Tra questi, quasi sei chilometri di costa della città di Palermo e tre chilometri in quella di Catania. Sono undici, invece, i chilometri interdetti per inquinamento in tutta la provincia di Messina, di cui il decreto indica diverse aree nella zona del capoluogo e nei comuni di Barcellona Pozzo di Gotto, Sant’Agata Militello e Santo Stefano di Camastra. Va leggermente meglio alle province di Agrigento e Trapani, con aree inquinate soprattutto in prossimità delle foci di fiumi e torrenti.
Tra i luoghi in cui il bagno è vietato o severamente regolamentato vi sono inoltre tutte le zone in cui vi sono impianti industriali, scarichi in mare o altre zone in cui le Capitanerie di Porto hanno bloccato l’accesso. Rientrano in questa categoria le aree industriali di Augusta, Priolo e Melilli, i dodici chilometri di litorale davanti a Gela, i sette chilometri di costa occupati dall’aeroporto di Palermo e le aree interessate da depuratori. Chiusi, inoltre, i tratti di mare in prossimità dei porti, con un totale di ventisei chilometri in provincia di Palermo, diciannove in provincia di Messina e quasi dodici chilometri rispettivamente nelle province di Agrigento e Trapani.
Chiuse, infine, cinque zone destinate a parco, come la riserva marina di Ustica, l’oasi del Simeto, la macchia di foresta sul fiume Irminio tra Scicli e Ragusa e l’area marina protetta del Plemmirio, in un tratto di costa che va dallo scoglio dell’Elefante a Canalone, in provincia di Siragusa.
Cliccando QUI è possibile scaricare il decreto e gli elenchi delle aree interdette provincia per provincia.
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21 Febbraio 2017, 15:40