Cronaca

‘Aria in pancia, non nei polmoni’| Salma riesumata per l’autopsia

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20 Luglio 2020, 14:19

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PALERMO – I parenti ritengono che sia stata immessa aria nello stomaco anziché nei polmoni nel tentativo di rianimare un anziano in arresto cardio circolatorio all’ospedale Ingrassia.

L’esposto

Il pubblico ministero ha deciso di riesumare la salma a nove mesi e mezzo di distanza dal decesso per eseguire l’autopsia. A richiederlo sono stati i parenti della vittima attraverso gli avvocati Mauro Torti, Valentina Castellucci e Corrado Nicolaci.

L’avvocato mauro Torti

Il ricovero e il decesso

Antonino Scurria è deceduto il 3 ottobre 2019. Aveva 75 anni. Era stato ricoverato per un intervento di colecistectomia. Gli esami pre operatori, dicono i parenti, avevano confermato il suo buon stato di salute. La sera prima dell’intervento, si legge ancora nell’esposto, gli sono stati somministrati dei farmaci endovena, tra cui un antibiotico. Il viso e il corpo del paziente iniziarono ad arrossarsi. Stava male. Infine l’arresto cardiocircolatorio.

“Errori in fase rianimatroria”

I parenti ipotizzano una reazione allergica al farmaco e contestano errori nelle pratiche rianimatoria. Così come errori sarebbero stati eseguiti nelle fasi di intubazione.

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Sono stati gli stessi medici dell’ospedale a scrivere nella cartella clinica: “Causa mal posizionamento del rubo oro-tracheale in esofago si procede a estubazione e re intubazione durante le manovre cardio rianimatorie ”. L’aria, dunque, secondo i parenti, sarebbe stata immessa nello stomaco anziché nei polmoni rendendo vane le pratiche rianimatorie.

Dopo la morte erano stati gli stessi sanitari a chiedere alla moglie e alla figlia della vittima di potere eseguire i riscontri clinici per accertare la causa del decesso, ma la donne si erano rifiutate, scosse per quanto era accaduto.

L’autopsia

Nei mesi successivi ha chiesto la copia della cartella clinica e dopo averla letta hanno deciso di presentare un esposto. La Procura ha aperto un’inchiesta (l’unico indagato per omicidio colposo è il medico Vincenzo Provenzano) e il pubblico ministero Alfredo Gagliardi ha stabilito che bisogna eseguire l’autopsia sulla salma che sarà riesumata nei prossimi giorni.

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20 Luglio 2020, 14:19

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