07 Novembre 2010, 00:01
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“Oggi non è soltanto la festa di Fini e di Futuro e Libertà, oggi è soprattutto la festa del ritorno all’attività politica, della partecipazione e del confronto”. Così il vice coordinatore regionale siciliano di Futuro e Libertà, Alessandro Aricò, commenta il discorso del presidente della Camera, e leader di Fli, Gianfranco Fini a chiusura della prima convention nazionale del partito.
“Come sottolineato dallo stesso presidente Fini – prosegue Aricò -, è ormai in atto una presa di coscienza della situazione attuale italiana, che non è più il Paese dei balocchi dipinto da Silvio Berlusconi. C’è piuttosto la voglia di ricominciare a lottare e combattere per la nostra patria – aggiunge -, anche attraverso il coraggio di ricorrere a scelte talvolta impopolari”.
Il presidente della Commissione Statuto all’Ars quindi
Infine, sul ruolo che la Sicilia ricoprirà all’interno di questa nuova fase politica annunciata da Gianfranco Fini, Aricò afferma: “Sicuramente la nostra regione rivestirà un ruolo strategico di primo piano in questo progetto – dice -. L’attività del movimento in Sicilia del resto è stata già precursore di quanto accaduto successivamente nel panorama politico nazionale. Di fatto il nostro malessere all’interno del Pdl è stato dimostrato, in tempi non sospetti, dalla costituzione di un gruppo parlamentare autonomo. Oggi la Sicilia viene guardata con molta attenzione anche in merito alla posizione dell’Udc di Casini, che potrebbe rivelarsi un ottimo alleato politico anche a livello nazionale, come di fatto lo è sull’isola. Questo appare invece più complesso per quanto concerne l‘Mpa, che avendo un così forte radicamento esclusivamente sul territorio siciliano, appare più improbabile che possa essere esportato al di là dello Stretto”.
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07 Novembre 2010, 00:01