20 Marzo 2018, 22:20
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PALERMO – “Come ha detto il presidente Musumeci in diversi incontri con la stampa, la maggioranza non c’è più. La legge elettorale prevede l’elezione diretta del presidente della Regione ma non garantisce una maggioranza d’aula. E la maggioranza che era uscita dalle urne, di 35 o 36 deputati, non c’è più, dobbiamo prenderne atto”. Lo ha detto Alessandro Aricò, capogruppo di “Diventerà Bellissima” all’Ars, intervenendo durante i lavori d’aula di oggi. “Non credo sia utile continuare questo dibattito – ha aggiunto – quello che è utile è votare norme che servono alla Sicilia, e in questo senso le opposizioni non dovrebbero strumentalizzare ogni voto d’aula ma al contrario rispondere alle esigenze dei siciliani”.
Ad Aricò ha replicato il parlamentare regionale del Pd Nello Dipasquale: “Le parole di Aricò sono gravissime – ha detto – secondo lui è normale che il presidente della Regione faccia sapere che non ha più una maggioranza d’aula attraverso un comunicato stampa”. Poco prima era intervenuto il capogruppo del Movimento 5 Stelle, Valentina Zafarana: “Mi chiedo come il governo ed il presidente Musumeci pensino di andare avanti in queste condizioni, non solo nella seduta di oggi ma in vista delle prossime, quando si affronteranno Bilancio e Finanziaria”.
“Mentre la Sicilia brucia – ha proseguito Zafarana – perché esige risposte, il governo del presidente Musumeci e la sua maggioranza non esistono. Mancano le risposte da dare ai siciliani. Il voto che ha fatto andare sotto questa maggioranza pone chiaro un tema ai siciliani. Non c’è compattezza di maggioranza e non c’è compattezza di Governo. Non è possibile pensare che ci sia un assessore che tiene ostaggio per conto di altri, il presidente Musumeci. Chiedo che vengano create le condizioni per avere un chiaro dibattito, se c’è un timoniere al governo di questa barca o se la barca sta andando alla deriva”.
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20 Marzo 2018, 22:20