13 Settembre 2012, 17:16
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PALERMO – Clima sempre più avvelenato nella giunta Lombardo. Sul caso “Irsap” finito in un dossier consegnato nei giorni scorsi alla procura di Palermo dall’assessore alle Attività produttive Marco Venturi contrario alla nomina del commissario straordinario, interviene il titolare della delega all’Economia Gaetano Armao che usa parole dure nei confronti del collega di governo.
In nota, Armao bolla le lettere trasmesse da Venturi “peraltro non prive di qualche carenza sul piano lessicale”, “senza costrutto giuridico alcuno e, peraltro, spesso false e tendenziose nelle affermazioni in ordine alle vicende sulla costituzione dell’Istituto regionale per lo sviluppo delle attività produttive”. E annuncia che trasmetterà la stessa nota alle procure di Palermo e Agrigento e alla Corte dei Conti, assieme alle memorie sulla nomina del presidente dell’istituto.
Citando la legge 8 del 12 gennaio 2012, Armao ritiene che sulla materia la competenza è del suo assessorato e considera “del tutto destituito di fondamento che la giunta regionale si sia in alcun modo occupata della nomina dell’intero consiglio dell’Irsap, limitandosi a designare soltanto i rappresentanti delle categorie produttive in seno al medesimo consiglio” sottolineando che “la nomina è di competenza della giunta”.
Sul nome indicato da Venturi per la guida dell’Irsap, Armao scrive di avere rappresentato “con assoluta trasparenza e lealtà le pesanti riserve sulla sussistenza dei requisiti professionali e di esperienza del suo segretario particolare da lei inopinatamente designato a presidente di uno degli enti tra i più importanti della Sicilia”, pur stimando la persona, “stima in nessun caso compensativa della carenza” dei requisiti. Quindi sostiene che “l’imminente sopraggiungere della scadenza dei termini” di liquidazione dei consorzi Asi “imponeva quindi alla giunta di nominare un commissario straordinario per la gestione dell’Irsap”, “qualsiasi altra determinazione sarebbe stata evidentemente illegittima” e “anche per scongiurare sicuri profili di pregiudizio erariale”, causato per esempio “dalla corresponsione di indennità gestionali generate dal mantenimento in vita di ben 11 enti soppressi”, “scelta del tutto incompatibile con le misure adottate dalla stessa giunta regionale nei medesimi giorni sulla revisione della spesa”.
In serata arriva la controreplica di Marco Venturi: “Spiace dover riscontrare un nuovo, inopinato, intervento dai toni e dai contenuti inaccettabili – scrive l’assessore alle Attività produttive -. Si sperava infatti che, dopo l’invio delle note a firma dello scrivente i rapporti tra due importanti Organi dell’Amministrazione regionale, nonché tra soggetti componenti della medesima Giunta di Governo, potessero rientrare nell’alveo di una normale, seppur accesa, dialettica su una complessa vicenda, che, a differenza di quanto parrebbe ritenere non si presta affatto ad una agevole soluzione”.
Venturi, in una nota di quattro punti – inoltrata oltre che allo stesso Armao anche al presidente della Regione, alle Procure di Palermo e Agrigento – ribatte punto per punto alle osservazioni sollevate dal titolare del Bilancio anche nel corso della riunione odierna.
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13 Settembre 2012, 17:16