02 Febbraio 2011, 11:42
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Con due diverse iniziative, una in sede amministrativa ed una in sede giurisdizionale, l’assessore regionale per l’Economia con delega alla Programmazione, Gaetano Armao, in esecuzione di delibera di Giunta, ha definito le iniziative di difesa degli interessi regionali contro la delibera del Cipe del 30 luglio dell’anno scorso che riguarda gli obiettivi, i criteri e le modalità per la programmazione delle risorse del Fas (Fondo per le aree sottoutilizzate) e gli interventi cofinanziati dai fondi strutturali 2007-2013.
L’iniziativa riguarda anche le delibere del Cipe che intendevano comprimere le risorse in favore della Sicilia e ricondurle nell’ambito del cosidetto Piano per il sud. L’assessore Armao ha evidenziando i motivi dell’illegittimità delle delibere invitando la Corte dei Conti a non procedere alla registrazione. Nella nota si ricorda che la Conferenza Unificata Stato-Regioni aveva subordinato l’intesa delle regioni all’accoglimento delle questioni poste, tra le quali la non applicabilità alle Regioni a statuto speciale dell’art 16 (che riguarda il dislivello infrastrutturale e la disciplina sul nuovo fondo) della legge sul federalismo, con la conseguenza di escludere la Sicilia dalla applicazione automatica di tali norme, che devono, invece, essere oggetto di specifica trattativa nella Commissione paritetica Stato-Regione siciliana.
Nella stessa nota di contestazione l’assessore Armao evidenzia anche le profonde perplessità, già espresse anche in altra sede, relativamente al Piano per il sud. Vengono, infine, evidenziati profili di illegittimità anche sulla riprogrammazione unilaterale dei fondi comunitari e Fas.
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02 Febbraio 2011, 11:42