31 Marzo 2015, 09:54
1 min di lettura
SANTA MARINA SALINA (MESSINA) – I carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari, emessa dal Gip del tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto,nei confronti del sindaco di Santa Marina Salina (Me) Massimo Lo Schiavo con l’accusa di peculato. I dettagli dell’operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa organizzata oggi alle 11 al Comando Provinciale dei Carabinieri di Messina. Lo Schiavo – secondo l’accusa – avrebbe trattenuto dei soldi consegnatigli da due anziane donne, morte nei mesi scorsi. L’ammontare della cifra sarebbe di circa 40mila euro.
La seconda isola delle Eolie, con circa 3 mila abitanti, ha tre sindaci. Massimo Lo Schiavo è alla sua seconda legislatura. Il 7 maggio 2012 era stato riconfermato sindaco con 363 voti, ottenendo l’82,13% di preferenze. L’altro candidato, il docente universitario Marcello Saija, aveva ottenuto 79 voti (17,87%). Nell’ottobre dello stesso anno si era candidato alle elezioni regionali con il Mpa ottenendo 1.805 voti nel collegio della provincia di Messina, arrivando quinto nella lista Partito dei Siciliani – Mpa, ma senza essere eletto. Era stato anche coordinatore regionale dell’Ancim Sicilia (associazione dei Comuni delle Isole minori). Lo Schiavo in questi anni si battuto contro le trivellazioni che potrebbero interessare anche il mare delle Eolie, la gestione privatistica del porto turistico di Santa Marina Salina (prima opera pubblica nelle sette isole), per il potenziamento del centro riabilitazione di Lipari. Ma anche per il mantenimento dell’ospedale di Lipari a rischio o del punto nascita ancora chiuso. Con il suo Comune più volte ha ottenuto le “5 Vele” il riconoscimento nazionale di Legambiente e del Touring Club Italiano. Sulla vicenda giudiziaria al momento non si registrano dichiarazioni ufficiali da parte della maggioranza consiliare e neppure da parte del gruppo di minoranza.
Pubblicato il
31 Marzo 2015, 09:54