19 Novembre 2012, 10:04
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MILANO – Giuseppe Spinelli e la moglie sarebbero le vittime di un sequestro lampo organizzato da un gruppo di malviventi. Lo scopo era quello di utilizzarli come intermediari per proporre a Silvio Berlusconi documenti riservati. Il prezzo delle informazioni era 35 milioni di euro. L’indiscrezione è saltata fuori questa mattina mentre la Polizia di Stato, coordinata dalla Dda di Milano, eseguiva arresti e perquisizioni. Il sequestro del ragionerie di Berlusconi e della moglie è avvenuto bella notte tra il 15 e il 16 ottobre. Spinelli è il ragioniere e uomo di fiducia dell’ex premier nella gestione dei pagamenti: era una sua mansione quella di pagare le “olgettine”.
l Questura di Milano, spiega che secondo quanto scoperto,”i malviventi, dicendosi in possesso di documentazione in grado di ribaltare la sentenza civile d’appello del cosiddetto ‘lodo Mondadori’ chiedevano in cambio di questi documenti che l’ex premier consegnasse loro 35 milioni di euro”. L’episodio è stato oggetto di indagine per la sezione di Polizia giudiziaria della Procura della Repubblica di Milano e la Squadra mobile. Intanto proseguono arresti e perquisizioni in diverse città italiani, operazioni disposte dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Milano.
Erano tre italiani e tre albanesi i componenti della banda di sequestratori. La banda ha imposto al ragioniere Spinelli di fare una telefonata a Silvio Berlusconi per organizzare lo scambio tre registrazioni e denaro.Il sequestro lampo è terminato con l’abbandono della casa del ragioniere dei criminali. Nicolò Ghedini, dal suo studio, fece poi partire una segnalazione alla magistratura per raccontare l’avvenuto. Sembrerebbe che da quel giorno spinelli si troverebbe in una località segreta posto sotto sorveglianza.
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19 Novembre 2012, 10:04