12 Ottobre 2020, 16:57
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PALERMO – Salvatore Merlino, geometra dell’ufficio tecnico di Casteldaccia, torna libero. Indagato per falso e corruzione da sette mesi si trovava agli arresti domiciliari.
L’inchiesta della Procura di Termini Imerese era sfociata in un blitz nel dicembre 2019. Alcuni imprenditori avrebbero ottenuto commesse nei servizi sociali e nella raccolta dei rifiuti. In cambio politici e funzionari avrebbero incassato tangenti sotto forma di assunzioni per parenti e amici in cooperative e aziende. Tra gli indagati c’è anche il sindaco Giovanni Di Giacinto.
Un capitolo dell’indagine riguarda due concessioni edilizie rilasciate in sanatoria dal Comune. Una concessione sarebbe stata “spinta”, mentre un’altra non poteva essere concessa.
I legali di Merlino, gli avvocati Enrico Tignini e Miriam Lo Bello, si sono rivolti alla Cassazione per chiedere l’annullamento dell’ordinanza di custodia cautelare sia per l’ipotesi di falso (ottenuta senza rinvio) che per quella di corruzione (annullata con rinvio).
Per quest’ultima ipotesi di reato la difesa aveva sostenuto l’inutilizzabilità delle intercettazioni telefoniche in una inchiesta diversa da quella per le quali erano state inizialmente disposte. Mentre si indagava su Di Giacinto per corruzione elettorale gli investigatori si imbatterono nella storia delle concessione edilizie. Secondo i legali, dunque, le intercettazioni erano inutilizzabili.
Nella nuova decisione il Riesame ha dato ragione alla difesa, annullando la custodia cautelare.
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12 Ottobre 2020, 16:57