Arriva il pianoforte per Danijl e c'è chi si offre di pagare l'affitto

Arriva il pianoforte per Danijl e c’è chi si offre di pagare l’affitto

La storia del pianista ucraino accolto in città.

Qualcosa, anzi molto, si sta muovendo per Danijl Godunov. Lui, il ragazzo che è arrivato dall’Ucraina in fiamme, con la madre, a Palermo, riceverà, a breve, il pianoforte desiderato per esercitare il suo talento. E avrà un tetto sicuro sopra la testa. “La città, quando vuole, sa mostrarsi generosa – dice il maestro Antonio Sottile -. La Regione si sta occupando dell’acquisto del pianoforte e una associazione si è offerta di pagare l’affitto. La consegna sarà organizzata in Conservatorio, l’istituzione che, sotto la guida di Daniele Ficola, ha avuto la sensibilità necessaria per accogliere il ragazzo, provato da tante vicende drammatiche”.

Antonio è un pianista di classe e un uomo attento al prossimo: è stato lui ad ascoltare quel grido disperato. Ed è lui che guida il giovane pianista ucraino. Venti giorni fa, il maestro aveva lanciato il suo appello: “Ci siamo sentiti con la mamma di Danijl che mi ha contattato, dall’Ucraina – raccontava -. Mi parlava del figlio che voleva assolutamente studiare al Conservatorio di Palermo. C’è stato uno scambio di messaggi. Poi la guerra di Putin ha creato una prospettiva amara, diversa. Lui e sua madre sono fuggiti dalle rovine, dall’odissea delle bombe, appena in tempo. E sono arrivati qua. Il ragazzo è un pianista molto promettente, è stato accettato, superando brillantemente le ammissioni. Stiamo provando a dargli una mano. Il problema è che mamma e figlio hanno una situazione abitativa alquanto difficile, e, soprattutto, non possiedono un pianoforte. Come farà il ragazzo a prepararsi, a studiare? Lanciamo il nostro appello: ‘Un pianoforte per Danijl’. La città è chiamata a mobilitarsi, una speranza così forte non può andare delusa”.

Dopo qualche giorno di attesa, una nuova richiesta di aiuto. Il presidente della Regione, Renato Schifani, ha impartito le sue direttive all’architetto Francesco Di Chiara, responsabile del cerimoniale, che si è impegnato da subito per l’acquisto dello strumento che verrà consegnato a giorni. L’associazione ‘Cammino d’amore’ è disposta a farsi carico delle somme necessarie per affittare una casa. “Ci occupiamo di povertà, di bisogno, di storie profondamente umane – spiega Roberto Cascio, il referente per la vicenda -. Non potevamo restare insensibili”. Palermo non è rimasta insensibile. Possiamo scriverlo, nell’attesa che si concretizzino gli sviluppi promessi. E non è poco, in un tempo tanto stonato. (Roberto Puglisi)


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