Arriva la firma dei sindacati| Adesso la parola al consiglio - Live Sicilia

Arriva la firma dei sindacati| Adesso la parola al consiglio

I sindacati hanno firmato il contratto di compravendita, adesso per il rogito notarile servirà il via libera di Sala delle Lapidi. Rimangono ad Amia i beni immobili.

PALERMO – E’ arrivata oggi la firma dei sindacati sul contratto di compravendita, necessario per legge perché si possa perfezionare il passaggio dei lavoratori dall’Amia alla Rap. L’accordo era già stato raggiunto ieri, ma solo stamane è stata apposta la firma che adesso consentirà di mandare a Sala delle Lapidi il nuovo contratto di servizio.

L’iter che perfezionerà il passaggio di lavoratori e beni mobili è fissato per legge: serviva l’accordo firmato oggi, poi ci vorrà il via libera del consiglio comunale sia al passaggio (in realtà già previsto nell’atto costitutivo di Rap) che al nuovo contratto, per poi concludere con il rogito notarile. Per questo la curatela fallimentare e il presidente Sergio Marino sono al lavoro per limare gli ultimi dettagli: “Noi abbiamo bisogno di qualche giorno per approfondire gli aspetti tecnici – spiega Mario Serio, uno dei curatori – ci sarà quindi una breve del proroga dell’affitto che stabilirà il tribunale”. L’affitto scade proprio domani.

Oggi comunque i sindacati hanno firmato l’intesa che prevede il mantenimento dei contratti, dei livelli e dell’anzianità di servizio e il verbale per tredicesima, quattordicesima e arretrati vari che saranno comunque oggetto di un confronto a parte lunedì prossimo. La vera partita che si gioca adesso, però, è quella del contratto di servizio che potrebbe approdare in Aula già la prossima settimana. Tra venerdì e lunedì il sindaco Orlando incontrerà i capigruppo, probabilmente anche per affrontare la questione contratto di servizio e convincere il consiglio a chiudere la pratica entro gennaio. “Per il contratto di servizio stiamo definendo gli ultimi dettagli – dice a Livesicilia l’assessore al Verde Giuseppe Barbera – abbiamo ricevuto tutte le informazioni chieste ad altri uffici. Adesso saremo in grado di andare in consiglio”.

“Con l’accordo firmato, dopo pochi mesi dai fallimenti si è salvaguardato il servizio pubblico di igiene ambientale della città e il contestuale livello occupazionale – dice Orlando – pochi avrebbero scommesso su questo risultato in tempi così ristretti, frutto di un impegno corale di tanti, primo fra tutti il Presidente Marino. Adesso la sfida sarà quella dell’efficienza del servizio che si vincerà soltanto se ognuno farà la propria parte: operatori e cittadini, dirigenti e amministratori. L’Amministrazione comunale farà la propria parte, progettuale, finanziaria, di controllo”.

La Rap lo ha consegnato a piazza Pretoria il 31 dicembre e nel frattempo sono stati raccolti tutti i pareri. “Noi ci auguriamo che al primo consiglio comunale il contratto di servizio venga approvato – dice Dionisio Giordao della Cisl – noi abbiamo fatto il nostro, adesso tocca al consiglio comunale approvare una pratica che da 21 giorni è sui tavoli del Comune per consentire di arrivare all’atto notarile di cessione. Come sempre i lavoratori arrivano prima. Oggi abbiamo firmato il verbale di cessione dei lavoratori con lo status giuridico con contratti, livelli e scatti di anzianità. Senza verbale non si poteva”. Il 30 pomeriggio si terrà invece l’incontro con la curatela per definire in modo analitico come i lavoratori potranno entrare in possesso dei crediti, vicenda legata alla modalità con cui Rap pagherà la curatela per l’acquisto (per una cifra che si aggira intorno ai 4,7 milioni), a seconda cioè se il pagamento non avverrà come sembra in un’unica soluzione ma a rate.

“Le organizzazioni hanno sottoscritto l’accordo, a questo punto l’amministrazione deve con urgenza procedere con l’acquisto e il contratto di servizio per evitare ulteriori perdite”, aggiunge Maurizio Bongiovanni di Alba. “Il consiglio aspetta che arrivi l’atto per farlo in tempi brevissimi – commenta il presidente di Sala delle Lapidi Totò Orlando – mettendo fine a una vicenda ormai insostenibile. Chiudiamo l’Amia e finalmente daremo vita a una nuova società. Bisogna ringraziare tutti, sindacati e lavoratori in primis, per la responsabilità manifestata e il sindaco che ha gestito con tenacia e responsabilità la vicenda. Il consiglio farà la sua parte, come già fatto per l’atto costitutivo della Rap e per la vicenda Tares trovando la copertura per il contratto di servizio”. Rimane da definire anche la questione dei beni immobili, che rimangono ad Amia.

 


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