18 Novembre 2014, 18:54
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PALERMO – Il presidente della Regione, il mese scorso, è riuscito a “dribblare” due mozioni di censura rivolte a due assessori della sua giunta. Mercoledì prossimo, però, rischia di doverne fronteggiare un’altra. Stavolta gli assessori non c’entrano. Ma la mozione (per la rimozione, stavolta), riguarda il segretario generale di Palazzo d’Orleans, Patrizia Monterosso.
La mozione porta la firma del Movimento cinque stelle e, un po’ a sorpresa, anche del deputato del Pds-Mpa Giovanni Greco, ed è stata considerata “ricevibile” dalla presidenza dell’Ars. Ma potrebbe essere “bloccata” dall’Assemblea stessa che potrà pronunciarsi sull’ammissibilità della mozione, come prevede il regolamento dell’Ars. All’articolo 160, per la precisione: “Nel caso di materia ritenuta estranea alla competenza dell’assemblea, l’assemblea medesima decide, per alzata e seduta”.
Intanto, però, l’atto d’accusa contro la Monterosso è stato inserito all’ordine del giorno della prossima seduta, quella del 26 novembre prossimo, appunto. “La Corte dei conti – uno dei passaggi della mozione – ha condannato in primo grado il capo del dipartimento della Formazione professionale a quel tempo in carica, dottoressa Patrizia Monterosso, oggi Segretario generale della Presidenza della Regione siciliana, oltre a diversi politici di spicco, Assessori e dirigenti; la dottoressa Patrizia Monterosso, – prosegue la mozione – condannata per aver concesso agli enti di formazione professionale magistrati contabili, dovrà risarcire all’erario 1 milione e 279 mila euro; la condanna fa riferimento ai soli finanziamenti erogati nel 2007 e non a quelli erogati nel 2008 (pari a 14,5 milioni di euro), nel 2009 e nel 2010 (che ammontano a 4,9 milioni di euro per ciascun anno), per un importo complessivo pari a poco meno di 25 milioni di euro”.
La mozione, a dire il vero, fa anche riferimento a indagini della Corte dei conti sul ricorso a soggetti esterni all’amministrazione per ricoprire incarichi di dirigente generale. Ma il “cuore” della mozione è tutto lì, nella vicenda degli extrabudget: “il primo atto della vicenda delle integrazioni finanziarie concesse agli enti di formazione – ricordano i grillini nell’atto d’accusa – risale al settembre del 2013 quando, sulla base delle indagini del nucleo di Polizia tributaria di Palermo, vennero condannati dalla Corte dei conti, con sentenza definitiva, l’ex Assessore regionale Mario Centorrino e l’ex dirigente generale Gesualdo Campo per danno all’erario, avendo disposto di talune somme non programmate; l’inchiesta riaperta di recente nel settore della formazione professionale ha portato per nove persone, fra burocrati e politici, una nuova condanna della Corte dei conti, che ha nuovamente censurato il metodo delle integrazioni, ossia quei finanziamenti extra budget concessi agli enti alla fine delle attività formative, senza motivazione adeguata; nell’atto di citazione, depositato dalla Procura della Corte si legge che la Guardia di finanza ha depositato un’informativa che ricomprende, oltre ai finanziamenti illegittimi del 2007, i danni erariali scaturiti dalle integrazioni successive al Prof 2007; a seguito delle acquisizioni istruttorie e delle memorie depositate da funzionari e politici coinvolti – si legge sempre nel racconto dei grillini – nelle indagini della Procura della Corte dei conti, sotto la lente dei magistrati contabili sono finite oltre 70 procedure di integrazione, per un importo complessivo di 5 milioni di euro erogati a 38 enti di formazione; l’indagine condotta dal sostituto Procuratore, dottor Gianluca Albo, ha avuto nel mirino il piano formativo del 2007, irrobustito da integrazioni finanziarie fatte nel 2008 e nel 2009; l’istruttoria ha portato all’individuazione di coloro che si sono resi responsabili di illegittime elargizioni di fondi, fra i quali l’attuale Segretario generale di Palazzo d’Orleans, dottoressa Patrizia Monterosso, spicca per la pesante condanna a suo carico per danno erariale alla Regione siciliana”.
Per questo, i grillini chiedono al governo di “rimuovere la dottoresssa Patrizia Monterosso dall’incarico dirigenziale di Segretario generale della Presidenza della Regione siciliana”. Una richiesta, del resto, che era già stata ribadita direttamente al governatore, in Aula, dal deputato cinque stelle, in occasione della presentazione della nuova giunta regionale. “La Monterosso – ha replicato Crocetta in quella occasione – sta facendo un lavoro esemplare di legalità e trasparenza. Facendo denunce che molti di voi non avrebbero avuto il coraggio di fare, anche per la paura di ritorsioni di natura personale. E state attenti, una fattura prima o poi potrebbe arrivare anche a voi”. Al momento, la “fattura” è arrivata (anche) al segretario generale Monterosso. Una fattura da quasi un milione e trecentomila euro.
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18 Novembre 2014, 18:54