15 Dicembre 2013, 19:02
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PALERMO – I paletti rimangono. Vengono solo spostati un po’ più in là. Un’operazione che potrebbe, però, salvare il posto di lavoro di migliaia di precari siciliani. L’emendamento del governo, infatti, adesso esiste davvero. Ha un “codice” (comma 132-septies) e dovrebbe essere approvato in parlamento il prossimo 19 dicembre.
La norma, di fatto, consente di spostare al 31 dicembre 2014 le norme previste dal “decreto D’Alia” sulla pubblica amministrazione. Sostanzialmente, le proroghe vanno comunque legate a un processo di stabilizzazione. Le spese per i contratti dovranno essere compensate da pari tagli alle spese in bilancio. Insomma, adesso la Regione e soprattutto i Comuni avranno un anno di tempo per mettere “le carte a posto”. A cominciare dalla verifica della condizione economica dei Comuni più “critici” (una cinquantina tra quelli in dissesto, pre-dissesto o ‘rei’ di aver sforato il patto di stabilità) e delle piante organiche degli stessi enti locali.
Adesso bisognerà attendere giovedì, il giorno del voto. Quindi la Regione dovrà farsi trovare pronta con la legge che, di fatto, proroga quei contratti. Ma a quel punto bisognerà lavorare. Il governo dovrà presentare un Piano di risparmi credibili. E i Comuni dovranno fare la propria parte. Altrimenti, l’esplosione della “bomba-precari” potrebbe essere soltanto posticipata.
L’annuncio dell’emendamento salva precari era arrivato nel tardo pomeriggio, con una nota del ministro per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione, Gianpiero D’Alia, che parlava chiaro: “Il governo ha presentato un emendamento alla legge di stabilità che dà più tempo alle regioni a Statuto Speciale per programmare e riorganizzare le amministrazioni pubbliche secondo le norme previste dal decreto 101 per l’inserimento stabile dei precari nelle Pa. Il decreto 101 sul pubblico impiego divenuto legge – ha spiegato D’Alia – indicava nel 31 dicembre prossimo la scadenza entro cui si doveva effettuare una ricognizione dei comuni in grado di stabilizzare e comporre le liste regionali dei precari: con questa norma spostiamo quel limite al 31 dicembre 2014, consentendo contemporaneamente la proroga dei contratti, sempre volta al processo di stabilizzazione, anche ai comuni che avendo sforato il patto di stabilità non sarebbero nelle condizioni di farlo”.
“Per facilitare questo percorso virtuoso – ha aggiounto il ministro – abbiamo inserito anche una norma che esclude dal calcolo delle spese di personale le risorse necessarie alle stabilizzazioni ottenute attraverso risparmi di spesa. Di particolare rilevanza sono anche le nuove misure volte alla stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili in tutte le regioni, e in particolare i 25 milioni di euro stanziati per pagare gli arretrati, prorogare i progetti fino al 2014 e avviare percorsi di inserimento nelle amministrazioni degli Lsu e Lpu della regione Calabria. Sono interventi di buonsenso, che tengono conto delle difficoltà che attraversano molte realtà locali e che – haconcluso D’Alia – forniscono ulteriori importanti strumenti per superare il precariato”.
Soddisfatto anche il deputato del Nuovo centrodestra, Dore Misuraca, capogruppo in commissione Bilancio a Montecitorio: “La sinergia con i tecnici del Ministero dell’economia e con i Presidenti delle Commissioni Bilancio di Camera e Senato, ci ha consentito di elaborare un testo che permetterà ai Comuni di prorogare i contratti a tempo determinato per i circa 20 mila precari siciliani in scadenza alla fine di questo mese – ha affermato -. I comuni quindi potranno superare il limite del 50% della spesa sostenuta nel 2009 ed inoltre la proroga è autorizzata anche quando la spesa per il personale superi il 50% di quella corrente”. Secondo Misuraca “sono state elaborate delle misure che restituiscono libertà ai Comuni nella gestione del risorse per il personale. Le deroghe previste – ha spiegato – permettono anche di superare il rilievo della corte dei conti siciliana la cui decisione aveva bloccato le stabilizzazioni dei precari. Certamente questo emendamento inserito nella Legge di Stabilità, è uno dei punti più qualificanti – ha concluso Misuraca – proprio perché lo considero un segnale concreto nei confronti delle famiglie in questo momento di acuta crisi economica.
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15 Dicembre 2013, 19:02