Nuovo stop al “collegato” | Tutto rimandato a metà giugno

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29 Maggio 2018, 16:09

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PALERMO – Non è andata come previsto. Il “collegato” non è sbarcato in Sala d’Ercole, l’Aula non ha iniziato l’esame degli articoli del ddl Stralcio. Tutto fermo, tutto rinviato a metà giugno, nonostante gli interventi trasversali, di maggioranza e opposizione, per cominciarne l’esame. Nonostante la riunione di maggioranza a Palazzo dei Normanni nella tarda mattinata, il presidente Micciché, appena aperta la seduta, ha annunciato l’intenzione di rinviare ancora l’esame del testo.

LA DIRETTA

18.00 –  Dopo gli ultimi interventi, Micciché chiude la seduta e rinvia al 12 giugno. 

17.43 – Dopo l’intervento dell’assessore Roberto Lagalla sui lavoratori della Formazione che hanno occupato l’assessorato, interviene il presidente della Regione Nello Musumeci per rispondere a Claudio Fava sulla questione “rimozione di Montante: abbiamo chiesto informazioni e il segretario generale della Regione, Mattarella, per iscritto mi ha assicurato che le uniche due ipotesi erano una sentenza o le dimissioni di almeno due terzi dei componenti del consiglio camerale. Questa ipotesi si è verificata proprio oggi, sicché appena ci saranno formalizzate firmeremo il decreto di scioglimento”. In merito al “collegato”, Musumeci ha confermato l’apertura del governo al dibattito e ha aggiunto: “Non importa che il gatto sia bianco o nero, l’importante è che prenda i gatti. O attraverso il collegato o con disegni di legge appositi, a noi interessa che si legiferi su alcuni temi”.

17.38 – Miccichè spiega che il 12 giugno ci sarà una seduta solenne con la Repubblica di Malta, quindi la prima seduta utile per tornare a valutare il collegato sarebbe il 13 giugno, ma la comunicazione definitiva arriverà nei prossimi giorni.

17.36 – A Di Paola risponde Micciché: “Non è stato il governo a chiedere di rinviare, la decisione è stata di questa presidenza perché gli emendamenti aggiuntivi non potevano essere votati senza il passaggio dalle commissioni di merito.

17.35 – Ultimo intervento di Nunzio Di Paola (M5s) che chiede al governo di ammettere che c’è un problema di maggioranza.

17.31 – Dopo Orazio Ragusa (Fi), che ha ricordato la necessità di occuparsi del consorzio di bonifica di Ragusa, è intervenuta l’esponente di maggioranza Giusi Savarino (Db) che ha sottolineato l’importanza di “far tornare le Commissioni alla pienezza dei loro compiti”. Savarino ha annunciato che oggi nella Commissione che presiede è stato approvato, grazie alla collaborazione dell’assessore Pierobon, il piano stralcio sui rifiuti.

17.22 – Rispondendo a Francesco Cappello e Stefania Campo, Miccichè spiega che comunque avendo rinviato gli emendamenti aggiuntivi alle Commissioni di merito, comunque non si potrà votare alcun articolo oggi.

17.15 – Dopo Giovanni Di Caro (M5s), interviene Eleonora Lo Curto, capogruppo dell’Udc: “Certi colleghi, prima si lamentano del fatto che le Commissioni di merito non lavorano abbastanza, ora, quando abbiamo detto rimandiamo gli emendamenti aggiuntivi alle commissioni, chiedono invece di andare avanti.Questo è un Parlamento che non lavora solo in Aula, ma lavora nelle Commissioni, nella Capigruppo, quando il presidente riunisce la sua maggioranza”.

17.08 – Prende la parola Claudio Fava: “L’aula deve andare aventi nonostante la fragilità della maggioranza, che si verifichi al voto questa fragilità. Archiviamo questo collegato, perché lì fuori c’è gente che aspetta alcune di queste norme”. Il presidente della Commissione Antimafia ha ripreso poi la questione della revoca di Antonello Montante chiedendo nuovamente al governo regionale il Commissariamento della Confindustria di Caltanissetta.

16.58 – Dipasquale (Pd) interviene per evidenziare che “non è piacevole fare quattro ore e mezzo di treno, da Ragusa, per arrivare qui e vedere i lavori sempre rinviati. È chiaro che emerge qualche difficoltà anche all’interno della maggioranza”. Anche Anthony Barbagallo (Pd) è a favore della prosecuzione dei lavori.

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16.54 – Tommaso Calderone (Forza Italia): “Riconsiderare alcuni aggiuntivi che sono spariti dal documento che oggi è arrivato in Aula. Dov’è l’emendamento sui lavoratori Pumex di Messina che avevamo presentato noi di Forza Italia?”.

16.47 – Angela Foti (M5s): “La discussione mi sembra semiseria e un po’ schizofrenica. Da una capigruppo all’altra si cambia di volta in volta la direzione”.

16.43 – Vincenzo Figuccia, dell’Udc: “Non arrocchiamoci in posizioni che poi ci fanno additare come un parlamento che produce poco. Stamattina abbiamo fatto una riunione di maggioranza per parlare di questo collegato che viene in soccorso di temi importanti che sono rimasti fuori dalla Finanziaria. Sono nove articoli, dovremmo discuterli”. Anche la proposta di Figuccia è di procedere.

16.37 – Marianna Caronia, del Gruppo Misto (ex Forza Italia): “Questo collegato ha al proprio interno alcune norme dal valore non indifferente. Perché non lavorare sul testo del collegato riducendo il numero degli emendamenti aggiuntivi?”.

16.32 – Arriva sul pulpito con un sorriso ironico Giancarlo Cancelleri, del Movimento 5 stelle: “Dicono che qui i lavori vanno a rilento, che in questo collegato ci sono norme incredibilmente importanti per questa terra, ma alcune norme erano state cancellate dalla Commissione Bilancio dove in teoria il governo dovrebbe avere la maggioranza. Io voglio davvero sapere cosa sia questo collegato, non vorrei che diventasse un mostro a mille teste dove infiliamo qualsiasi norma che ci siamo dimenticati”. “Io però – ha aggiunto – non voglio più essere parte di un Parlamento che viene additato come nullafacente, abbiamo lavorato meno di due ore questo mese e noi non abbiamo nessuna intenzione di assumerci questa responsabilità”. 

16.27 – Interviene Alessandro Aricò, capogruppo di Diventerà bellissima: “Non capisco le critiche di Lupo, si era deciso dopo la Finanziaria di discutere subito il collegato. Le norme del collegato sono importantissima: l’accorpamento di Ircac e Crias, l’istituzione dell’Agenzia per la casa, avevamo provato anche a sopprimere l’Esa.  Il governo ha fatto la sua parte e chiediamo al Parlamento di continuare a lavorare alla trattativa per il collegato”.

16.22 – Lupo, capogruppo del Pd, critica l’operato di governo e presidenza dell’Ars perché l’opposizione neppure era a conoscenza dell’esistenza di emendamenti aggiuntivi a maggior ragione se riguardano temi che erano stati già stralciati e su cui si era detto di operare con una riforma organica. “Chiedo che il disegno di legge venga rinviato in Commissione e che questo Parlamento torni a fare altre leggi. Abbiamo perso un mese di tempo ed è tutta colpa del governo regionale”, ha concluso.

16.21 – Miccichè annuncia che si è deciso di mandare gli emendamenti aggiuntivi alle Commissioni di merito e che il collegato sarà discusso solo quando arriverà l’esito del passaggio nelle Commissioni.

16.11 – Armao chiede di votare prima gli articoli più tecnici (dal 4 all’8) e poi quelli con maggior impatto politico. Micciché dunque sospende la seduta e convoca la Conferenza dei capigruppo.

16.09 – Miccichè annuncia che si inizia l’esame del ddl Stralcio.

16.05 – Inizia la seduta.

 

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29 Maggio 2018, 16:09

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