Ars, Finanziaria paralizzata dallo scontro nella maggioranza - Live Sicilia

Ars, Finanziaria paralizzata dallo scontro nella maggioranza

Nessun voto in aula. Tutto rinviato a lunedì.

PALERMO – Finanziaria paralizzata dallo scontro nella maggioranza. Tutto rinviato a lunedì quando l’aula tornerà a riunirsi per votare e chiudere la pratica. La deadline è fissata per l’11 maggio, i deputati si preparano a un tour de force (e qualcuno già ipotizza il deposito di un maxiemendamento che sintetizzi la miriade di emendamenti depositati).  

La seduta di oggi in un’aula semideserta, soprattutto alle latitudini della maggioranza, è andata avanti a rilento e si è conclusa senza che i deputati votassero nemmeno un articolo del testo. Del resto, l’aria che si respira in queste ore a Palazzo dice tanto sul fatto che a tenere banco sono soprattutto le febbrili trattative che riguardano il centrodestra siciliano alle prese con l’accordo sulle amministrative palermitane. La Finanziaria sembrerebbe derubricata a fatto minore che rimane sullo sfondo delle riunioni di palazzo. 

Ma torniamo a sala d’Ercole e alla discussione del disegno di legge che viene bollata, off record, come “soporifera” da più di un deputato. Il dibattito sulla legge di stabilità si apre con l’assessore Armao che annuncia che con un emendamento, il governo ha coperto parte dei fondi congelati in bilancio grazie a nuove entrate pari a 220 milioni di euro. In totale si tratta di 600 milioni nel triennio, ai quali se ne aggiungono altri 70 di maggiori entrate per quanto riguarda l’Ires. 

La somma (220 milioni) sarà sbloccata interamente la spesa per il fondo disabilità e quella per i teatri, in parte anche saranno coperti i contributi di parte corrente per gli enti locali e i Liberi consorzi. Questo il dato saliente. Per il resto, la seduta procede con poche scosse. I dubbi in casa dell’opposizione non sono pochi, non sono del tutto fugati e riguardano soprattutto la tempistica: serpeggia il timore di non potere votare norme correttive in autunno, come spesso è accaduto, per via della concomitanza con l’appuntamento elettorale delle regionali (come ha sottolineato il capogruppo del Pd Giuseppe Lupo).

“Questo testo ha gravi lacune e norme da correggere in diversi ambiti, ad esempio il settore dei trasporti: il taglio di 68 milioni a trasporto pubblico locale insieme con i 27 milioni mancanti per i collegamenti con le isole minori e le riduzioni al trasporto ferroviario ed al trasporto aereo, graveranno pesantemente sull’economia e sui cittadini. Per queste ragioni abbiamo proposto emendamenti correttivi che ci auguriamo siano votati dalla maggioranza dei deputati”, ha detto Lupo. Ma tutto è rinviato alla prossima settimana quando la pratica delle amministrative sarà definitivamente chiusa. 


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