Ars in salita per il governo | “Senza maggioranza, venga in aula”

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21 Marzo 2018, 19:41

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PALERMO – “Che all’Ars il presidente Musumeci non abbia più una maggioranza e sia costretto a procedere a colpi di rinvio è un fatto ormai acquisito. La prossima settimana capiremo se la sopravvivenza di questo governo sarà affidata (com’è accaduto in passato con Lombardo e Crocetta) a inciuci, salvataggi impropri ed accordi trasversali. Sarebbe umiliante per tutti: anzitutto per i siciliani”. Così Claudio Fava, deputato dei movimento 100Passi all’Ars, commentando l’esito dei lavori d’aula a Palazzo dei Normanni, dove il governo ha chiesto e ottenuto il rinvio in commissione del ddl stralcio e l’accorpamento delle norme in Finanziaria. All’attacco anche il capogruppo del Pd Giuseppe Lupo: “Il governo si ostina a non volere ammettere che non c’è più il tempo per approvare Bilancio e Finanziaria in aula entro marzo – dice Lupo -. Il presidente Musumeci venga all’Ars e dica come intende affrontare l’esame della manovra economica senza maggioranza”. Secondo Lupo “il governo naviga a vista e va avanti di rinvio in rinvio, mentre la Sicilia aspetta risposte che non arrivano. E nonostante il governo abbia comunicato in conferenza dei capigruppo di non potere rispettare l’impegno di presentare la manovra all’Ars entro oggi, nega la necessità di prorogare l’esercizio provvisorio”.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche Valentina Zafarana, capogruppo del Movimento cinque stelle a Sala d’Ercole: “E’ sotto gli occhi di tutti che il governo regionale non ha più una maggioranza. Musumeci venga all’Assemblea regionale siciliana per spiegare come intende uscire da questa paralisi istituzionale. Ci dica in sostanza – aggiunge – con quali numeri vuol portare avanti le cose che aveva annunciato in campagna elettorale. Venga all’Ars prima della seduta d’aula di lunedì”.

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E in casa DiventeràBellissima parlano Eduardo De Filippis e Domenico Bonanno, il primo esponente del movimento di Musumeci e il secondo componente dell’assemblea regionale: “Lo spettacolo a cui assistiamo in questi giorni all’Ars pone in evidenza un tema quanto mai attuale: la maggioranza è in difficoltà perché le elezioni sono finite e serviva la coalizione di Musumeci per assicurarsi un posto in Parlamento per 5 anni – affermano -. Coloro i quali in campagna elettorale giuravano fedeltà al candidato Presidente e alla coalizione, sono gli stessi che oggi presentano emendamenti e sub-emendamenti ad hoc e si allontanano dall’aula nei momenti chiave con il chiaro intento di mettere in difficoltà governo e maggioranza. Il governo Musumeci, forte del sostegno e della fiducia dati dai siciliani, non cede ai ricatti di quanti, eletti dietro i simboli Musumeci Presidente, sfruttano il voto segreto ed il regolamento d’aula per provare a mettere pressione all’esecutivo – aggiungono -. Il presidente Musumeci è stato chiaro in campagna elettorale, ma anche dopo. Il governo non sarà ostaggio dei franchi tiratori, se non si fanno le riforme si va a casa tutti, il presidente non si chiama più Crocetta, se ne facciano una ragione. In tal senso accogliamo con favore la proposta di eliminare il voto segreto. Alla maggioranza – concludono – tocca indicare la strada per le riforme e l’attuazione del programma, le opposizioni si preoccupino di svolgere il loro ruolo nell’esclusivo interesse dei siciliani e non in favore di piccoli interessi di parte”.

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21 Marzo 2018, 19:41

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