Ars, la carica dei... dieci - Live Sicilia

Ars, la carica dei… dieci

L'esiguo numero di parlamentari aveva indotto il vice presidente vicario Antonio Venturino a proporre il rinvio a domani della seduta, ma i 5stelle hanno chiesto di andare avanti.

Prima casa
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PALERMO- Dopo la discussione di interrogazioni e interpellanze sui trasporti, l’Ars esamina l’articolato del disegno di legge voto sull’impignorabilità della prima casa: in aula poco più di dieci deputati su 90. Proprio l’esiguo numero di parlamentari aveva indotto il vice presidente vicario Antonio Venturino a proporre il rinvio a domani della seduta, ma i 5stelle hanno chiesto di andare avanti. Per il governo in aula l’assessore all’Economia Roberto Agnello.

A sala d’Ercole, sono più numerosi i dipendenti dell’Ars che i parlamentari. Tra i banchi della commissione Bilancio, c’è solo Vincenzo Vinciullo (Ncd), che ne è il vice presidente, per il resto i banchi sono tutti vuoti. Per il governo, oltre ad Agnello, è presente l’assessore alle Infrastrutture Nico Torrisi.

Aggiornamento

Nonostante quasi il 90% dei deputati fosse assente durante la seduta parlamentare, l’Ars ha approvato l’articolato del disegno di legge voto per l’impignorabilità della prima casa; il voto finale è stato rinviato a domani, alle 16. E’ stata sufficiente la presenza dunque di poco più di una decina di parlamentari per far passare il ddl che, dopo il voto finale, sarà trasmesso al Parlamento nazionale per la doppia lettura di Camera e Senato. A parte Antonio Malafarina, la maggioranza era praticamente assente, la truppa più consistente in aula è stata quella dei 5stelle, poi Fi ed Ncd. Tra i deputati più attivi senza dubbio Vincenzo Vinciullo (Ncd), firmatario della gran parte dell’interrogazioni alle quali in precedenza aveva risposto in aula l’assessore alle Infrastrutture Nico Torrisi, e poi come unico componente presente tra i banchi ha gestito i lavori per conto della commissione Bilancio. All’inizio dell’esame dell’articolato, c’è stato un tentativo di richiesta di numero legale, ma è fallito in quanto solo in tre hanno avanzato la proposta, due in meno rispetto al quorum necessario per poter procedere. Gli articoli, compresi gli emendamenti tutti presentati dai deputati Ncd (primo firmatario Nino D’Asero), sono stati approvati col parere favorevole del governo e della commissione Bilancio.

 

(Fonte ANSA)


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