Politica

Ars, la proposta del M5S: “Meno soldi ai deputati assenti”

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16 Maggio 2023, 06:05

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PALERMO – Il tema dell’assenteismo dei deputati regionali tiene banco a Palazzo dei Normanni. Il Movimento Cinquestelle è pronto a dare battaglia e, nel giorno in cui la maggioranza fa spogliatoio con Renato Schifani per trovare il modo di superare l’impasse, lancia alcune proposte operative: una decurtazione di parte dello stipendio ai deputati assenti in aula e una rivisitazione del meccanismo che calcola le presenze. 

Stipendio decurtato e non solo

“Io e la collega Martina Ardizzone stiamo predisponendo una proposta di modifica del regolamento interno dell’assemblea per modificare il sistema di conteggio delle presenze automatiche per chi ricopre ruoli che falsa i report e di estendere il meccanismo sanzionatorio delle assenze in occasione delle sedute in cui si vota anche alle altre sedute”, annuncia a Live Sicilia il capogruppo all’Ars Antonio De Luca. Proposte che fanno il paio con un’altra battaglia, quella sulla trasparenza, che i pentastellati hanno intenzione di intraprendere.

Commissioni in diretta e giornalisti in aula

“Abbiamo inviato una missiva al presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno per ripristinare le dirette streaming delle commissioni e consentire ai giornalisti di assistere alle sedute d’aula all’interno di Sala d’Ercole”, continua De Luca. La battaglia del Movimento Cinquestelle sulla trasparenza inizia nel gennaio del 2015 con le sedute di alcune commissioni in diretta streaming, una pratica poi resa più complessa dunque nei fatti “stoppata” nel 2018 dal presidente dell’assemblea Gianfranco Miccichè attraverso una serie di cavilli burocratici. stabilendo che serviva la previa approvazione di volta in volta dal presidente dell’Ars, dopo apposita delibera della commissione in questione.  

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“Chiediamo che si torni allo streaming per le commissioni per agevolare la partecipazione democratica dei cittadini e la trasparenza, non per controllare i colleghi”, spiega De Luca. 

Sulla stessa lunghezza d’onda la richiesta avanzata a Galvagno di consentire ai giornalisti, come avveniva nell’era pre-Covid, di assistere alle sedute non dal maxi schermo piazzato in sala stampa ma all’interno di Sala D’Ercole. “I giornalisti devono tornare dentro l’aula per seguire le sedute per raccontare quello che accade e osservare determinate dinamiche, molto di più di quello che si può carpire dal maxi schermo della sala stampa”, argomenta De Luca lanciando la palla al presidente Gavagno. Vedremo come andrà a finire. 

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16 Maggio 2023, 06:05

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