13 Novembre 2019, 19:10
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PALERMO – Il disegno di legge sui rifiuti slitta: la causa, ufficialmente, è il maltempo. Martedì si vota il taglio dei vitalizi. Già oggi la commissione Regolamento inizierà a vagliare le proposte per esaminare il superamento del voto segreto. Dopo una settimana convulsa, Palazzo dei Normanni riprende i lavori arginando lo scoglio della riforma che la scorsa settimana ha visto ko il governo e riparte proprio dai due temi che hanno acceso la polemica politica: l’abolizione del voto segreto e il taglio dei vitalizi.
L’aula c’è stata malgrado, solo la settimana scorsa, il presidente della Regione Nello Musumeci avesse annunciato l’Aventino del governo per ottenere l’eliminazione del voto segreto. L’Esecutivo si è presentato in aula e l’Aventino non c’è stato. La seduta, infatti, è stata presenziata dall’assessore regionale Toto Cordaro, l’uomo del governo che in questa legislatura detiene informalmente la delega ai rapporti con il Parlamento.
Il governo incassa la trattativa sulla modifica del regolamento di Sala d’Ercole per abolire il voto segreto. Subito dopo l’aula è iniziata la seduta della commissione Regolamento in cui comunque difficilmente si otterrà un’identità di vedute. In mattinata, infatti, Nicola D’Agostino, componente della commissione e presidente del neonato gruppo Italia viva all’Ars, ha manifestato la sua contrarietà all’eliminazione della modalità di voto segreto in quanto “garantisce la libertà di scelta dei singoli deputati”.
Anche dal Movimento cinque stelle, già durante l’aula, sono piovute le proposte. “L’11 aprile 2019 – ha raccontato Stefano Zito – abbiamo presentato una proposta che prevede l’inversione fra voto segreto e voto palese. Abbiamo cioè previsto che se qualcuno chiede il voto segreto e poi qualcuno chiede il voto palese si dà preferenza a quest’ultimo”. Per il pentastellato, inoltre, occorre prevedere un sistema sanzionatorio per i deputati che si assentano dai lavori parlamentari senza giustificati motivi. La compagna di partito Valentina Zafarana, invece, ha chiesto che sia regolato lo streaming delle commissioni. Proposta quest’ultima che ha visto anche l’appoggio del capogruppo di Forza Italia Tommaso Calderone.
A Sala d’Ercole, di fatto, però, non si è fatto nulla salvo mettere ordine all’attività dei deputati. Sul ddl ai rifiuti la presidente della Quarta commissione Giusi Savarino ha preso tempo. “Ieri – ha spiegato – non si è potuta tenere la riunione per realizzare le riscritture che erano state richieste a causa del maltempo e così i colleghi mi hanno chiesto di rinviare a domani la seduta”. Così è stato necessario bypassare l’analisi del testo rinviandola alla prossima settimana.
Poi sono stati incardinati quattro ddl. Primo fra tutti quello sul taglio dei vitalizi. “Dobbiamo esaminarla in aula perché sia esitata entro il 31 novembre – ha spiegato Gianfranco Miccichè – così da non essere soggetti alle sanzioni del legislatore statale”. Entrano nel vivo, con scadenza del termine per presentare gli emendamenti fissata a lunedì anche altri tre disegni di legge: quello sulle lobby, uno sull’osservatorio sulla sicurezza degli operatori sanitari e un altro di riordino dell’assistenza delle aree pediatriche.
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13 Novembre 2019, 19:10