25 Luglio 2023, 17:57
3 min di lettura
PALERMO – L’emergenza incendi e la gestione della crisi aeroportuale di Fontanarossa sono state al centro della seduta d’aula dell’Assemblea Regionale Siciliana di oggi.
Pochi i deputati in aula, assenti i membri del governo (ad eccezione dell’assessore Roberto Di Mauro chiamato a rispondere alle interrogazioni sulla rubrica “energia e servizi di pubblica utilità̀”). Le forze di opposizione hanno lamentato l’assenza dell’esecutivo che, hanno fanno notare dalla maggioranza, in queste ore è impegnato a gestire le svariate emergenze che attanagliano l’isola. A partire dalla vicenda dell’aeroporto di Catania della quale si discute contestualmente in un vertice convocato da Schifani nella città etnea. Malumori per il rinvio della seduta di Commissione di oggi che aveva come punto all’ordine del giorno l’audizione dei vertici della Sac. Sulla gestione dell’emergenza a Fontanarossa, la prolungata assenza di acqua ed energia elettrica e i roghi che in queste ore stanno danneggiando ettari di terreno e mettendo in pericolo la popolazione, il governo regionale sarà chiamato a relazionare in aula. Il vice presidente dell’Ars, Nuccio Di Paola, si è impegnato a portare l’istanza dei deputati al governo.
Il deputato meloniano Nicola Catania intervenendo a Sala d’Ercole ha reso noto che il gruppo dei parlamentari siciliani di Camera e Senato e il gruppo dell’Assemblea Regionale Siciliana di Fratelli d’Italia hanno chiesto al Governo Regionale e Nazionale di dichiarare lo stato di emergenza per la Sicilia. “L’emergenza incendi e la straordinaria ondata di calore hanno messo in ginocchio l’isola, dove, la chiusura dei due principali aeroporti di Catania e Palermo, uno da oltre una settimana, l’altro per alcune ore, ha di fatto isolato la Regione. Senza trascurare i numerosi disservizi dovuti all’assenza di luce e acqua, che mettono ancor più in difficoltà i cittadini in queste ore. Quello che si sta verificando è un danno senza precedenti. Si rischia di tornare ai numeri pre-pandemia, proprio nel periodo di picco dei flussi turistici e del rientro alla terra d’origine di decine di migliaia di persone, con perdite economiche enormi”, hanno scritto in una nota i parlamentari.
“Tali ragioni impongono la richiesta al Governo Nazionale di dichiarare lo stato di emergenza per la Sicilia e di individuare, come primo atto, i fondi a sostegno delle imprese colpite da questa gravissima situazione e convocare subito un tavolo per affrontare l’emergenza nell’immediato. Subito dopo occorre una riunione interministeriale per individuare le responsabilità, se ve ne fossero, a cominciare da Enel, e prevedere tutti gli interventi per evitare che quanto sta accadendo in questi giorni non si verifichi mai più”. Anche il deputato regionale Ismaele La Vardera e tutto il gruppo Sud chiama nord e Sicilia vera vogliono vederci chiaro. I deluchiani hanno presentato un ordine del giorno per impegnare il governo Schifani a dichiarare lo stato d’emergenza regionale e a portare la discussione direttamente a Roma affinché il governo Meloni possa intervenire.
Richieste analoghe a quella avallata dallo stesso Schifani che attraverso una nota stampa ha annunciato: “Sono in attesa della relazione da parte della Protezione civile sulla situazione degli incendi in Sicilia in modo da poter dichiarare, già nella seduta della giunta di domani, lo stato di calamità e chiedere al governo nazionale il riconoscimento dello stato di emergenza per l’Isola”. Il Parlamento tornerà a riunirsi domani pomeriggio per l’approvazione del rendiconto dell’assemblea e del Defr (documento di economia e finanza regionale).
Pubblicato il
25 Luglio 2023, 17:57