06 Gennaio 2019, 20:02
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PALERMO – Dopo un anno in cui, prevalentemente, l’Ars è stata impegnata in una lunga sessione di Bilancio, ecco che il 2019 si apre più o meno allo stesso modo. Le prime convocazioni delle Commissioni sono previste già domani, lunedì 7 gennaio, e in molte di queste all’ordine del giorno ci sono Bilancio e Finanziaria. Il Governo regionale ha provato alla fine dell’anno scorso a scongiurare il ricorso all’esercizio provvisorio, ma l’obiettivo è stato mancato. Dalle prime battute dell’attività parlamentare si potrà capire se il mese previsto basterà o se sarà necessario allungare ancora i tempi. L’Aula intanto tornerà a riunirsi venerdì 11 gennaio alle 11.
Si riparte proprio dal bilancio di previsione della Regione e dalla legge di Stabilità nella “centralissima” seconda commissione dell’Ars, guidata dal forzista Riccardo Savona. La prima convocazione, però, è dedicata al concorso che sarà bandito da Palazzo d’Orleans per ricostituire l’ufficio stampa della Regione e saranno ascoltati il presidente dell’Ordine dei giornalisti Giulio Francese e il segretario dell’Assostampa Roberto Ginex.
Sempre un deputato di Forza Italia, Stefano Pellegrino, alla guida della commissione Affari istituzionali, dove è atteso il dibattito sulle nomine dei manager della Sanità. “Affronteremo anche la riforma della legge elettorale e il disegno di legge sulla semplificazione burocratica, ma – dice Pellegrino – assieme alla Commissione Antimafia stiamo mettendo a punto un codice etico molto serio e articolato per i dipendenti pubblici, i deputati e gli assessori regionali. Non un semplice sistema di regole, ma un documento di valore legislativo che prevederà anche delle sanzioni”.
Il codice, infatti, è tra i punti che saranno affrontati pure dalla commissione speciale guidata da Claudio Fava, dei Centopassi, che, dopo aver chiuso il lavoro sul depistaggio della Strage di via D’Amelio, chiuderà entro febbraio con le ultime audizioni anche il filone sul cosiddetto “sistema Montate”. Le agromafie, le minacce ai sindaci e agli amministratori locali, il caso Girgenti Acque tra le altre cose che nella seduta del 9 gennaio saranno fissate in agenda, oltre alla possibilità di lavorare sulla questione migranti dopo l’appello del presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè.
Bilancio e Finanziaria impegneranno le commissioni di merito per le parti che a loro competono, prima di poter affrontare le altre questioni rimaste in sospeso. La commissione Attività produttive, per esempio, presieduta da Orazio Ragusa di Forza Italia, sta per concludere il lavoro sul disegno di legge sulla pesca e si metterà al lavoro sulla riforma dei consorzi di bonifica, quando il testo sarà trasmesso dalla seconda Commissione.
In quarta commissione, Ambiente e Rifiuti, la presidente Giusy Savarino di Diventerà Bellissima ha all’ordine del giorno “tre disegni di legge molto importanti per la Sicilia, di iniziativa governativa ma che hanno bisogno del giusto approfondimento parlamentare, così com’è stato per il piano rifiuti”, dice. Si tratta dei ddl su Urbanistica ed edilizia, quello su Parchi e riserve – i cui commissari sono in scadenza e serve una norma per evitare ulteriori proroghe – e la riforma della legge sugli appalti. “L’obiettivo è ridurre gli eccessivi ribassi e gli spazi di discrezionalità”.
Per i deputati della commissione Cultura, guidati da Luca Sammartino del Partito democratico, la prima convocazione servirà per fare il punto sulla situazione economico finanziaria della Fondazione Mandralisca di Cefalù, mentre la sesta commissione, Sanità, presieduta da Margherita La Rocca Ruvolo dell’Udc, prima di tutto si occuperà di nomine e in particolare di quella del direttore generale dell’Irccs – Centro neurolesi Bonino Pulejo di Messina.
In dirittura di arrivo, infine, il lavoro della Commissione speciale sul fenomeno del randagismo in Sicilia: “La legge è quasi pronta e il prossimo passo sarà l’analisi di eventuali osservazioni delle associazioni di categoria e l’audizione con l’Anci”, ha detto il presidente Tommaso Calderone. Una delle prossime leggi da approvare in Sala d’Ercole potrebbe dunque essere proprio questa, una volta concluso anche il compito del consulente scelto dal presidente Miccichè, Giovanni Giacobbe Giacobbe, il cui contratto scadrà il 31 gennaio 2019.
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06 Gennaio 2019, 20:02