09 Dicembre 2014, 18:46
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PALERMO – È stato approvato oggi, in quarta commissione all’Ars, il Piano regionale di Propaganda turistica (promo-commercializzazione della Sicilia), presentato dal neo assessore Cleo Li Calzi. “Avevo ritirato quello precedentemente depositato – ha spiegato Li Calzi – e ne ho ripresentato una versione rivista insieme alle rappresentanze degli operatori turistici, nell’ottica della più ampia concertazione”.
Il piano ha come priorità l’organizzazione dei prodotti e delle filiere turistiche per un riposizionamento della Sicilia, rendendola il più possibile, competitiva, innovativa e raggiungibile. “In continuità con le strategie di marketing già avviate negli anni precedenti – è scritto nella premessa del testo – il Piano 2015 punta sul coinvolgimento emozionale del turista, centrato sull’identità territoriale: immagini, ricordi, esperienze, colori che evocano particolari e gradevoli sensazioni, in un approccio eclettico con l’Isola che in un’unica destinazione integra tanti ‘turismi’”.
“Particolare attenzione – prosegue il testo – sarà posta sull’attrazione degli investimenti nei segmenti di fascia alta come il golf, il turismo nautico, l’ospitalità di charme e il Mice (Meeting, Incentive, Congressi ed Eventi)”. E non mancano gli investimenti in risorse umane: “La riorganizzazione del turismo richiede quale conditio sine qua non per il raggiungimento dell’obiettivo l’investimento in capitale umano per la valorizzazione e la specializzazione delle competenze”.
Ed è strategica per la Sicilia – secondo il Piano – la partecipazione all’Expo 2015, “quale luogo di promozione e comunicazione del sistema turistico siciliano”. L’obiettivo è quello di “massimizzare il ritorno in termini di visibilità del brand Sicilia”. I costi per portare la regione all’Expo, esclusi dai due milioni di euro per la partecipazione a borse e fiere, sono pari, secondo il quadro economico del progetto, a 40 mila euro. Il piano, che costerà alla Regione in totale circa 4 milioni di euro e sarà finanziato con fondi Po Fesr e Po.In, è adesso al vaglio della Corte dei Conti.
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09 Dicembre 2014, 18:46