12 Gennaio 2022, 17:19
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PALERMO – I giochi sono fatti: l’aula elegge i tre grandi elettori del Presidente della Repubblica. La maggioranza assesta “uno schiaffo” metaforico al presidente Musumeci che ha il sapore di una sfiducia in piena regola. Lo spoglio al cardiopalma si conclude con 44 voti per Miccichè, 32 per Di Paola e 29 per Musumeci certificando la crisi della maggioranza. Un voto a testa per i deputati dem: Barbagallo, Lupo, Cracolici, Catanzaro, Di Pasquale, Arancio e Gucciardi. Uno a testa per Fava, Mancuso e Lo Curto. I franchi tiratori della maggioranza lanciano insomma un segnale chiaro, tantissime le schede con il tandem Miccichè-Di Paola. Il primo commento a caldo lo rilascia il segretario del Pd, Anthony Barbagallo. “L’appeal del governatore cresce anche dentro l’aula- commenta ironico a Live Sicilia- per la prima volta un governatore arriva ultimo dietro il candidato dell’opposizione”. Nel frattempo il Presidente Musumeci, molto contrariato a detta dei bene informati, ha riunito gli assessori. Non si lascia attendere il commento del sindaco di Messina, Cateno De Luca, aspirante candidato alla presidenza. “Mi auguro che il Presidente Nello Musumeci prenda atto della sonora batosta e si dimetta immediatamente perché la sua sbandierata maggioranza non esiste più o forse non è mai esistita”, commenta mentre la tensione sale alle stelle.
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12 Gennaio 2022, 17:19