Arsea, giallo sul direttore | "Contratto mai depositato" - Live Sicilia

Arsea, giallo sul direttore | “Contratto mai depositato”

L'assessore Dario Cartabellotta

Posizioni differenti in aula sulla chiusura dell’ente che tanto ha fatto discutere. L’assessore alle risorse agricole prende tempo: “Necessario un confronto con il governo nazionale”. Giallo sul compenso del direttore generale: "Non è stato depositato in ragioneria il suo contratto", afferma Cartabellotta.

 

 

PALERMO – Discussione in Aula sulla questione della soppressione dell’Arsea, chiesta da una mozione presentata dal Pdl. E spunta il giallo sul compenso del dirigente, con un contratto mai depositato.

Chiudere o no?
La questione è rimandata alle prossime settimane dall’assessore alle risorse agricole Dario Cartabellotta. Il responsabile dell’assessorato chiede due mesi di tempo, quelli che separano dalla finanziaria, per poter approfondire la vicenda. “Per cinque anni non ha funzionato – dice Cartabellotta – ora dobbiamo capire se può essere utile metterla in funzione oppure sopprimerla. Bisogna verificare se ci sono le condizioni affinché questo avvenga, e l’unico modo per verificarlo è un confronto con il governo nazionale”. Ovviamente il nuovo governo nazionale, che si insedierà solo a marzo. “Se decideremo di sopprimerlo questo verrà inserito nella manovra finanziaria, se invece lo metteremo in funzione ciò avverrà solo con personale interno”, chiarisce Cartabellotta.

“Non me la sento di tenere in vita un giorno in più questo carrozzone”, afferma il firmatario della mozione Salvino Caputo (Pdl). Lo stesso deputato pidellino ha ripercorso la storia dell’ente, che LiveSicilia ha raccontato nelle scorse settimane. Una posizione intermedia assume invece il Partito Democratico, per bocca di Giovanni Panepinto. “La mozione presentata offre uno spunto, e ne condivido le premesse. Va affrontato il tema dell’agricoltura siciliana in modo più ampio. La cosa importante è avere un’agenzia che funzioni”.

Ed in effetti un’agenzia che svolga un ruolo di organismo pagatore, facendo da intermediario fra Bruxelles e gli agricoltori siciliani, è necessaria per legge. “Il nostro è un deciso no alla chiusura dell’Arsea, perché la sua cessazione mette a rischio il sostegno al settore agricolo. – sostiene Vincenzo Figuccia del Pds-Mpa – La sua cessazione costituirebbe un errore: gli imprenditori dovrebbero rivolgersi alle altre regioni, che hanno analoghe agenzie che da anni contribuiscono alla crescita del comparto.”. L’alternativa all’Arsea però esiste, ed è quella di un altro ente che ne svolge le funzioni, ovvero l’Agea. Salvo Pogliese (Pdl) propone una soluzione che eviti i cosiddetti “viaggi della speranza” fra la Sicilia e Roma degli agricoltori, spesso costretti a recarsi presso l’agenzia nazionale per sentirsi dire solo che la loro pratica non è ancora stata espletata. “L’unica strada è costruire sportelli Agea dipendenti dall’ente nazionale, come fatto in Molise, Campania. – propone Pogliese -. Questo andrebbe incontro agli agricoltori e costituirebbe una fondamentale svolta”.

Lo stipendio e il contratto mai depositato
Intanto si tinge di giallo
il cospicuo stipendio percepito dal direttore Claudio Raciti, che ammonterebbe ad oltre 170mila euro all’anno. “Il suo contratto non è stato recepito perché non esiste un cda dell’ente – sottolinea l’assessore Cartabellotta – e non è stato depositato in ragioneria. In ragione di questo non può essere stato pagato legittimamente”. La seduta di Sala d’Ercole è intanto stata rimandata a domani, quando verrà posta ai voti la mozione firmata da Caputo. Si discuterà anche degli interventi finalizzati al ritiro del progetto per la costruzione del punto sullo Stretto, all’ordine del giorno la mozione presentata dal Partito Democratico.


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