Arte, Giuliano Cardella è "In my rooms" - Live Sicilia

Arte, Giuliano Cardella è “In my rooms”

"Nessuna linea retta, nessun quadrato perfetto, nessun razionalismo, ma manualità e godimento nella lacerazione della carta"
CARTA BIANCA
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CATANIA – Sabato 5 marzo alle ore 18,30 sarà inaugurata alla galleria Carta Bianca la mostra personale di Giuliano Cardella. L’artista, nato da genitori siciliani a Lumezzate in provincia di Brescia, da alcuni anni vive e lavora a Catania. Giuliano ha al suo attivo numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero, nonché riconoscimenti ufficiali in ambito nazionale. 


Numerose sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero (Francia, Olanda, Giappone, Stati Uniti, Spagna, Germania, Cina); in particolare suoi lavori sono state esposte presso la Royal Academy of Art e la Saatchi Gallery di Londra. Collabora con la Galleria “Takeaway Gallery” a Roma e la Galleria “The Fletcher Art Gallery” a Nottingham (UK): i suoi lavori sono anche presenti presso il Museo di Arte Contemporanea di Maccagno (VA) ed in vari spazi espositivi a Milano e Roma.

I miei lavori sono ideati come aperti all’interpretazione dello spettatore: da una parte devono essere neutri, in modo che lo spettatore possa proiettare su di loro le sue emozioni, dall’altra parte devono creare un senso di distanza, apparire irraggiungibili, misteriosi … Mi piace guardare ad un mio lavoro concluso ed avere la sensazione di non essere io stesso in grado di afferrarlo completamente, di cogliere tutti i suoi possibili significati, proprio come uno spettatore che lo guarda per la prima volta. I miei sono lavori in continua trasformazione” (dalla presentazione per “Summer Exhibition 2007” alla Royal Academy of Art di Londra). 

Queste parole dello stesso Giuliano Cardella ci aiutano immediatamente ad entrare in sintonia con il sentire dell’artista e con la sua capacità di stupirsi e di stupire, di trasmettere emozioni intense e sempre nuove, di sovvertire regole e schemi precostituiti lasciandoci nell’anima tracce leggere ed indelebili. 

Visitare il suo studio, che è anche la sua abitazione, significa addentrarsi nelle sue stanze, e godere di tutti i suoi lavori alle pareti o accatastati in colonne, guardare le sue meravigliose sculture poliedriche, entrare nel suo mondo in maniera intima e intensa. E’ proprio da questa esperienza che è nato il titolo della mostra “In my rooms” che il gallerista Francesco Rovella e Giuliano Cardella immaginano non solo come esplorazione nelle stanze dello studio, ma anche come ingresso nelle stanze segrete della mente dell’artista, un incursione nel suo incredibile mondo di sovrapposizioni, colori, segni, graffi e parole di un alfabeto sconosciuto.

Non si ritrova allora, come scrive il Critico d’Arte Giampietro Guiotto “nessuna linea retta, nessun quadrato perfetto, nessun razionalismo, ma manualità e godimento nella lacerazione della carta e nella rimanipolazione della superficie. […] Niente in queste opere deve richiamare la razionalità della geometria pura, niente deve essere arrogantemente ordinato.”

Una particolare attenzione va alle sculture in ceramica. Più che di proprie sculture si tratta di ceramiche modellate dall’artista che poi si arricchiscono di altri pezzi o frammenti che danno vita a oggetti misteriosi, parzialmente dipinti, che lo spettatore può contemplare e interpretare in assoluta libertà. Una fruizione talmente soggettiva che non viene nemmeno suggerita, essendo, tra l’altro, tutte le opere “Senza titolo”.


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