29 Settembre 2012, 17:10
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PALERMO – Sa bene che la partita di domani per il Palermo è molto importante, però non lo dice mai, spesso divaga, è come se volesse abbassare il livello della pressione sulla sua squadra.
Gian Piero Gasperini sta lavorando soprattutto sull’aspetto mentale della sua formazione e domani contro il Chievo Verona vuole già vedere i risultati: “E’ una partita importante ma non decisiva – afferma – le partite valgono 3 punti ora come a fine campionato, sarà una partita che nasconde delle insidie. Dopo la partita di Pescara c’era delusione soprattutto per come è arrivato il risultato, ma la delusione si deve trasformare in rabbia agonistica, in rabbia di capovolgere il trend di risultati”.
Gasperini torna anche sull’avvicendamento della settimana, da Perinetti a Lo Monaco: “E’ una situazione che esula dalle situazioni del campo. Ho avuto occasione di lavorare con Perinetti, del quale conosco la personalità e la bontà. Conosco anche Lo Monaco perché ha fatto tante cose buone, è stata una scelta del presidente per cercare di dare una svolta diversa alla società”.
Si parla poi dell’ormai “zona Palermo”, dal minuto 86 a 88, con i gol presi dalla difesa rosanero: “I gol alla fine sono composti da una serie di situazioni sfortunate ma non solo, vedi un po’ di calo di concentrazione oppure fisico. Sono tante piccole cose che determinano questa situazione, che rimane una casualità. Miccoli? Vediamo oggi, ieri non s’è allenato per un piccolo fastidio, non ci sono discorsi da fare. E’ un calciatore di assoluto valore, che ha fatto benissimo qui, può essere un valore aggiunto per noi. Lui deve stare bene e non avere acciacchi. Quando recupererà su tutti gli aspetti il calciatore non si discute”.
Per Gasperini si deve uscire immediatamente da questo tunnel: “E’ importante per noi avere dalla nostra anche i tifosi, soprattutto loro, perché il pubblico di Palermo è un pubblico caldo, che pretende molto. Per uscire da queste situazioni dobbiamo lavorare tanto, io ho lottato per vincere lo Scudetto ma anche per non retrocedere. Mancano 33 giornate, ora dobbiamo uscirne”. Infine sul suo ritorno al Barbera: “E’ emozionante per me tornare. Ho vissuto tante emozioni tanti anni fa, ma io voglio fare bene qui anche per una questione mia di orgoglio”.
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29 Settembre 2012, 17:10