Articolo 4 non si allinea |Le Unioni civili non passano

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19 Febbraio 2014, 13:42

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CATANIA – Maggioranza sconfitta sulle Unioni Civili. Fumata nera, infatti, alla prima municipalità. Con 6 voti contrari, infatti, 5 favorevoli e un astenuto, la circoscrizione ha dunque dato parere non favorevole alla proposta di registro delle Unioni Civili esitata dalla Giunta. Un precedente che dovrebbe preoccupare il sindaco Bianco, che potrebbe veder riproposta la stessa scena nelle altre circoscrizioni e poi in consiglio comunale. Il voto di stamattina, che segue quello sempre negativo della Commissione, evidenzia, infatti, come siano distanti le posizioni all’interno della maggioranza di governo e come, in particolare il gruppo Articolo 4, sembra spingere verso una direzione diversa da quella indicata dal primo cittadino.

L’assenza  della vicepresidente, esponente della maggioranza, ion questo senso sembrerebbe indicativa. Proprio la Cucinotta, in sede di commissione, aveva infatti espresso parere non favorevole. “Sono molto amareggiato e non vorrei che la maggioranza sfiduciasse la vicepresidente -commenta il consigliere Dario Bussolari, esponente dell’opposizione alla prima municipalità – per non essersi presentata è per aver espresso opinioni difformi dalla maggioranza stessa”.

Ma, ad affondare il colpo, è Riccardo Pellegrino, esponente dell’opposizione a Palazzo degli Elefanti e promotore di un referendum sull’argomento. “A questo punto si può parlare di spaccatura nella maggioranza – afferma a LiveSiciliaCatania – dato che Articolo 4 si esprime nuovamente in modo differente dai colleghi di coalizione. Mi viene da pensare, quindi – prosegue – che l’episodio relativo al voto in Consiglio sulle Partecipate, nasconda distanze tra il sindaco e i suoi alleati che, puntualmente, si sono riproposte nelle municipalità”.

Increduli gli esponenti del neonato Comitato per i Diritti Civili a Catania che proprio stamattina ha manifestato di fronte la sede della prima circoscrizione. “Se si tratta di un incidente di percorso – affermano – ci attendiamo una forte presa di posizione del sindaco. Se non si dovesse trattare di un incidente di percorso Bianco dovrebbe prendere atto di non avere la maggioranza in città su un argomento di fondamentale importanza per la vita democratica di tutti noi cittadinI”.

E stasera si prevede una manifestazione.

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Il commento di Erika Marco, presidente della commissione consiliare servizi sociali

Quella delle unioni ciivili è una questione molto delicata che va discussa ed elaborata da noi tutti, sedendoci intorno a uno stesso tavolo, valutandone pro e contro, senza demagogia e senza populismi che non sono utili a nessuno”. La presidente ci tiene a ricordare che diversi incontri sono stati fatti dalla commissione da lei presieduta con esponenti di varie associazioni nonché con alcune realtà che operano nel territorio per valutare tutti i punti di vista, incontri che proseguiranno anche nelle prossime settimane.

“Non è una questione di numeri, di maggioranza o opposizione: qui si sta parlando dei sentimenti di esseri umani, di diritti, di parità tra chi decide di sposarsi civilmente o in chiesa e chi decide di andare a convivere. Perché è giusto ricordare che le unioni civili non riguardano solo persone dello stesso sesso ma anche gli eterosessuali che chiedono il riconoscimento della loro dignità di cittadini, di abitanti di un paese che a volte si dimentica di loro. Ma allo stesso tempo sono dell’avviso che la bozza del registro delle unioni civili vada rivista in alcune delle sue parti poiché a mio parere – dice Erika Marco – distribuisce diritti senza corrispettivi doveri.

Ovviamente, insieme alla commissione, terremo in considerazione quanto espresso dalla prima municipalità; ma terremo in altrettanta considerazione le opinioni di tutti, comprese quelle del comitato per i Diritti Civili a Catania che proprio davanti la sede della municipalità ha manifestato questa mattina. A loro mi sento di dire – conclude Erika Marco – che mi impegnerò in prima persona con il sindaco affinché i diritti di tutti in questa città vengano garantiti. Non mi interessano le beghe politiche o ragionare sul perché si è votato in un modo o in un altro, ciò che importa è che non cessi mai il dialogo con i catanesi, di tutti i catanesi, sia quelli favorevoli che quelli contrari al registro delle unioni civili tenendo in debita considerazione le opinioni sia degli uni che degli altri”.

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19 Febbraio 2014, 13:42

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