27 Agosto 2013, 15:48
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CATANIA – Apprezziamo e condividiamo le dichiarazioni del Comandante Ignazio Gibilaro del quale abbiamo apprezzato lo stile di comando ed il Suo operato quando ricopriva la posizione di Comandante provinciale della Guardia di Finanza di Catania. Ci sentiamo di sottolineare come la situazione in cui versano le imprese nei confronti delle quali non risultano attivate politiche di sostegno da parte del Governo regionale e l’assenza di programmazione di attivazione di politiche di protezione sociale, non possono che aggravare e rendere ancora più difficoltoso il contrasto alle organizzazioni criminali.
Necessita un’urgente e non più procrastinabile azione che ponga gli imprenditori ed i settori di maggiore interesse per il crimine organizzato nella condizione di reagire alla grave crisi di mercato che vede la chiusura di tante attività, non solo commerciali. Certamente la risposta sta nell’azione quotidiana che la Magistratura e le Forze dell’Ordine svolgono per garantire legalità e sicurezza sociale. Ma è innegabile che una forte azione di contrasto alla cultura criminale non può che essere data da un grande impegno educativo che passa per i processi d’istruzione e, perché no, mediante un appropriato e tempestivo utilizzo delle risorse comunitarie, nazionali e regionali che sono immediatamente spendibili nel campo della formazione professionale. Ci riferiamo in particolare all’esigenza di dare immediato avvio al finanziamento dell’OIF – Obbligo di Istruzione e Formazione che consente non soltanto di erogare competenze tecniche, ma, anche di rendere meno agevole il reclutamento di giovani da parte della criminalità organizzata. Altri ambiti della formazione professionale da avviare senza ulteriori indugi riguardano la formazione continua della quale fruiscono sia le imprese che aree sociali caratterizzate da forte disagio ed ultimo, ma non meno importante, l’ambito degli interventi formativi destinati ai giovani.
Le Associazioni datoriali hanno sempre dichiarato la loro disponibilità a collaborare per il miglioramento della qualità delle attività formative erogate e condiviso che il settore, insieme ad altri, deve essere oggetto di attenta e scrupolosa vigilanza. Ma ciò non deve essere portato a pretesto per “bloccare” il sistema colpendo Enti e Personale che operano osservando le regole, anche se sono tante e spesso di difficile interpretazione.. Lasciamo che la Magistratura e le Forze dell’Ordine svolgano i loro compiti d’Istituto e da buoni cittadini, ancor più se dotati di Pubblici poteri, denunciamo i casi con rilevanza penale di cui veniamo a conoscenza, ma nel contempo la nostra classe politica agisca svolgendo i compiti cui è stata chiamata dall’elettorato.
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27 Agosto 2013, 15:48