14 Dicembre 2010, 12:54
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All’Asi di Catania cambia tutto. Perché l’ingresso all’Ars di Salvatore Giuffrida aveva lasciato scoperto il ruolo di commissario straordinario. Assenza breve, colmata dalla freschissima nomina di Dario Montana.
Nomina significativa, non solo e non tanto perché il dirigente è fratello del commissario Beppe Montana, ucciso dalla mafia nel 1985. Ma soprattutto perché tra Dario Montana e l’ex commissario Giuffrida si era consumata, nel corso dei due anni di “reggenza” all’Asi del neo deputato dell’Udc, una vera “guerra” di carte. Tre delibere erano state redatte da Giuffrida (e dal direttore generale Gulino), riguardanti l’aumento dell’indennità dello stesso commissario, la nomina di Gulino e la richiesta di due nuovi dirigenti all’Asi e in tutti e tre i casi Montana (allora dirigente dell’ufficio catanese dell’Assessorato alle Attività Produttive) aveva annullato o sospeso il documento, poi approvato dagli omologhi uffici di controllo palermitani.
E l’arrivo di Montana causa il primo “terremoto”. Il nuovo commissario, infatti, ha annullato definitivamente la delibera di Giuffrida con la quale venivano richiesti altri due dirigenti all’Asi. Pochi giorni fa, era stato anche pubblicato un bando in Gazzetta Ufficiale (peraltro contestato dai sindacati per alcuni “punti oscuri”). Niente dirigenti quindi. Concorso saltato. E adesso, probabilmente, vacilla anche la posizione del direttore Raffaele Gulino. Anche la sua nomina, infatti, era stata “bocciata” da Montana quando era dirigente a Catania.
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14 Dicembre 2010, 12:54