26 Marzo 2014, 18:16
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CATANIA – “Per l’Inps il Durc della cooperativa capofila è negativo. Ciò conferma la correttezza dell’operato del Comune che potrà adesso, con grande senso di responsabilità, pagare direttamente i lavoratori degli asili nido sostituendosi all’Ati, così come previsto dalla legge”. Lo ha detto assessore al Welfare del Comune di Catania Fiorentino Trojano sottolineando come il pronunciamento dell’Inps “faccia finalmente chiarezza su una vicenda che in tanti avevano ingarbugliato, a volte con il solo fine di fare inutile propaganda”.
L’assessore al Bilancio, Giuseppe Girlando, ha spiegato che il Comune “conclusa la prescritta procedura, sarà pronto ad operare il pagamento ai lavoratori in via sostitutiva”. “Ho letto sulla stampa – ha aggiunto Girlando – fantasiose ricostruzioni in cui si affermava che il Comune, non avendo disponibilità finanziaria, pagherebbe con notevole ritardo le cooperative sociali che svolgono la loro attività negli asili nido. Forse era così in passato. Oggi l’arretrato è in linea con i tempi normalmente previsti. In dicembre è stata pagata la fattura emessa in ottobre dalla cooperativa. Se non ci fosse stato il Durc negativo presentato dalla cooperativa avremmo potuto già procedere agli ulteriori pagamenti. Il problema mi sembra risieda nelle difficoltà finanziarie della cooperativa capofila che non sono in alcun modo addebitabili all’Amministrazione Comunale”.
Intanto l’assessore Trojano ha confermato che l’Amministrazione sta lavorando a una delibera che permetterà di accogliere oltre cento domande per gli asili nido relative a fasce di reddito basse. “Lo avevamo già annunciato – ha ricordato Trojano – la scorsa settimana, ma evidentemente riportare questa notizia non fa il gioco di chi, per beghe politiche, cerca di destare allarme per poi chiedere a gran voce qualcosa che in realtà è già stato deciso e approfittarne per cantare vittoria. Deve però essere chiaro che si tratta di un gioco al massacro: ieri a protestare in piazza Duomo c’erano sette persone, mezza per ogni asilo nido, eppure certi mezzi d’informazione l’hanno presentata come una rivolta di tutti i lavoratori sostenuta da partiti politici anche della maggioranza e sindacati. Quasi tutte le educatrici, invece, hanno sostenuto le proprie rivendicazioni dialogando con l’Amministrazione, che fissato anche un incontro con i sindacati”.
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26 Marzo 2014, 18:16