Asili, passa il regolamento |Il Consiglio vota all’alba

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19 Dicembre 2013, 08:23

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CATANIA – Alla fine si è votato. Dopo una seduta fiume, in mattinata, l’aula ha approvato il  Regolamento di gestione degli asili nido comunali e la conseguente rimodulazione del servizio. La delibera, approvata all’unanimità dei presenti (26 su 26)è stata però votata solo dalla maggioranza dal momento che, gli esponenti dell’opposizione, moltoo critici nei confronti di quanto proposto dall’amministrazione, al momento del voto, hanno lasciato l’aula.

Il Regolamento, in ognii caso, è stato modificato da 13 emendamenti: tutti quelli presentati dalla maggioranza con cui si ripristina, a saldi invariati, il sistema delle fasce di reddito. La retta minima passa da 75 a 55 euro per il tempo corto e da 195 a 145 euro per il tempo lungo. Vengono inoltre aumentati i posti agevolati per le famiglie deboli che passano da 260 a 300 e introdotte delle importanti riduzioni per chi ha più di un figlio iscritto agli asili nido (30% sul secondo figlio, se reddito inferiore a 24.000 euro) e nel caso in cui il bambino sia orfano di uno o di entrambi i genitori (40% se reddito familiare inferiore a 10.000 euro). Passato anche l’emendmento dell’opposizione che assegna più punti alle famiglie con genitori che lavorano a tempo pieno, oltre che soli o disoccupati. E per i figli portatori di handicap. “Non hanno voluto mediare su nulla – afferma Carmelo Coppolino, esponente di Grande Catania – e si è voluto portare avanti una delibera che favorisce la nascita delle cooperative. Abbiamo proposto l’istituzione di un Comitato di vigilanza che controllasse il lavoro dei privati, ma è stato respinto. Temiamo – conclude – prer il futuro”.

“Siamo soddisfatti del lavoro svolto in Consiglio – afferma invece il consigliere Lanzafame, promotore insieme ai Consiglieri Saverino, Vanin, Notarbartolo, Mastrandrea, Marco e Arcidiacono, della maggior parte degli emendamenti presentati dalla maggioranza. Grazie all’impegno di tantissimi consiglieri di buona volontà siamo riusciti ad apportare, come avevamo annunciato, alcune importanti modifiche alla delibera facendo in modo che, a saldi invariati, le famiglie più fragili possano contare su una retta più bassa rispetto alla proposta iniziale e su alcune rilevanti riduzioni, come ad esempio quella del 30% per il secondo figlio e quella del 40% per i bambini orfani. La nostra azione – aggiunge – ha voluto dare risposta alle tante famiglie fragili della città che ci hanno chiesto di impegnarci per salvaguardare il servizio svolto dagli asili nido comunali”.

All’interno della delibera è stata anche inserita la norma che impegna l’amministrazione a destinare all’abbassamento delle rette per le famiglie più deboli tutti i finanziamenti che arriveranno per tale servizio in corso d’anno.

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CATANIA BENE COMUNE. Con l’approvazione della riforma è la Giunta Bianco che dimostra ancora una volta la propria inadeguatezza e la propria vocazione antisociale. È infatti gravissimo che sia proprio il Sindaco Bianco, tramite il suo Assessore ai Servizi sociali Trojano, a determinare la progressiva privatizzazione e chiusura degli asili nido dopo aver promesso in campagna elettorale l’estensione del servizio per le fasce più deboli e per i quartieri più disagiati. L’assessore Trojano, tra l’altro sfiduciato nei fatti dalla maggioranza del Consiglio che prima ha criticato la proposta iniziale imponendo degli emendamenti e poi, tramite l’approvazione di un ordine del giorno, ha disposto lo spostamento del servizio degli asili nido dall’Assessorato ai servizi sociali all’assessorato alla pubblica istruzione, guidato dall’assessora Scialfa.

 

 

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19 Dicembre 2013, 08:23

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