Asili, Sel scrive a Trojano:| “Fatte scelte sbagliate”

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27 Marzo 2014, 16:51

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CATANIA – E’ stata pre4sentata oggi la lettera aperta di Sinistra Ecologia Libertà all’Assessore ai servizi sociali dott. Fiorentino Troiano sulla riorganizzazione del servizio degli asili nido. All’iniziativa hanno partecipato Marcello Failla, responsabile provinciale area metropolitana, Enza Venezia, coordinatrice del circolo Graziella Giuffrida ed Enrico Giuffrida, coordinatore del circolo Rinascita. Aprendo la conferenza stampa Enza Venezia ha ricordato che già alcuni mesi addietro, Sinistra Ecologia Libertà aveva segnalato le criticità della proposta dell’amministrazione comunale. “Già a settembre Sinistra Ecologia Libertà aveva giudicato negativamente la nuova organizzazione del servizio”, ha detto Enza Venezia. “E’ stato certamente giusto revocare la chiusura degli asili nido che aveva deciso la giunta Stancanelli, ma oggi, a distanza di sei mesi, gli esiti delle scelte dell’amministrazione si sono rivelate del tutto sbagliate. Aumentare sino a cinque volte le rette per gli asili nido ha infatti provocato una caduta verticale delle iscrizioni, che adesso mette in discussione tutto il servizio di asili nido. Il servizio quindi va totalmente riorganizzato, riducendo i costi e, conseguentemente, riportando le rette al livello dello scorso anno, quando circa 740 bambini e bambine frequentavano gli asili nidi comunali.”

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E’ quindi intervenuto Marcello Failla che ha illustrato le proposte contenute nella lettera aperta all’assessore ai servizi sociali Fiorentino Troiano. “La giunta deve prendere atto che l’attuale gestione, per nulla aderente alla domanda delle famiglie, va profondamente cambiata e che inoltre,” ha detto Failla” le risorse comunitarie oggi vengono utilizzate per fini impropri, difficilmente giustificabili agli occhi della stessa Unione Europea. Il Distretto Socio-Sanitario n 16 Catania, nel I Riparto Infanzia fondi PAC, ha avuto assegnato al comune di Catania € 2.757.634,00. Allo stato attuale, però, l’amministrazione Bianco rischia seriamente di perdere queste risorse, perché i fondi PAC sono fondi aggiuntivi e non sostitutivi, per cui non possono essere utilizzati direttamente per l’abbattimento delle rette utenti, come compartecipazione del comune. Sinistra Ecologia Libertà propone invece che il servizio sia rimodulato sulla base delle reali esigenze degli utenti, con orari, aperture ed attività realizzate in simbiosi con le famiglie. La riduzione dei costi e quindi delle tariffe, può avvenire attraverso un utilizzo adeguato dei fondi comunitari PAC (Piano di Azione e di Coesione), come risorse per l’assistenza all’infanzia. Il comune potrebbe quindi, garantire le fasce orarie di apertura del servizio non solo con fondi propri, ma soprattutto utilizzando appieno i fondi PAC, programmando l’estensione pomeridiana dell’orario del servizio e la conseguente integrazione retributiva del trattamento accessorio al personale. Inoltre occorre una rimodulazione temporale più flessibile, in rapporto ai tempi di vita e di lavoro delle famiglie, ottimizzando l’impiego delle operatrici in funzione della reale presenza degli utenti, avviando e sperimentando servizi integrativi con l’uso dei fondi PAC, che ridurrebbero i costi e, di conseguenza, le stesse tariffe. Il comune potrebbe infine, convertire, alcune strutture in servizi integrativi come Spazio gioco e Centri per Famiglie, avviando servizi integrativi o l’acquisto voucher per strutture convenzionate, utilizzando, anche in questo caso, le enormi potenzialità dei fondi PA”C”.

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27 Marzo 2014, 16:51

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