08 Agosto 2014, 18:27
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PALERMO – Si è preso tutti e cinque i giorni a sua disposizione il prefetto Carmelo Aronica. Toccherà aspettare domani mattina per conoscere le sorti della manovra ter. Dopo le ultime batoste, il responso del commissario dello Stato si attende sempre con un certo brivido. Anche se dal Palazzo traspira una certa serenità. Le previsioni della vigilia sono moderatamente ottimistiche. D’altronde, l’insolita spola tra Palazzo dei Normanni e piazza Principe di Camporeale da parte del presidente della Regione nei giorni dell’approvazione della manovrina dovrebbe essere servita proprio a sventare impugnative monstre che avrebbero mandato a gambe all’aria la manovra correttiva. I rumors della vigilia danno comunque più a rischio delle altre alcune parti della manovrina. In particolare qualche apprensione in più desterebbero la norma sui lavoratori interinali delle società partecipate, i contributi della così detta ex tabella H stanziati a soggetti che non fanno riferimento a leggi di settore e anche il contributo di solidarietà per le pensioni sopra i 50 mila euro. Altra norma sul cui destino ci sarebbe qualche incognita è quella che prevede la possibilità della restituzione delle reti idriche cittadine alla gestione dei Comuni. Restano ormai poche ore prima di conoscere la sorte di queste e delle altri parti della manovra. Dopo la pronuncia del commissario, l’Ars si riunirà, lunedì mattina, per decidere la promulgazione della legge senza le parti impugnate. A meno che l’impugnativa non renda necessario un ulteriore intervento sulla legge. Scenario che comprometterebbe le vacanze dei deputati e che oggi ai più appare improbabile.
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08 Agosto 2014, 18:27