06 Aprile 2018, 10:06
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PALERMO – Un assalto in piena regola, con armi e attrezzatura per immobilizzare le vittime. In via Salvatore Puglisi, nel 2016, fu seminato il panico: i malviventi con il volto coperto “ripulirono” un portavalori della Saetta Trasporti, mettendo ko le guardie giurate, minacciate con i fucili, bloccate con delle fascette e sequestrate. Una di loro fu prima costretta ad aprire la cassaforte. La squadra mobile ha oggi arrestato i tre presunti autori della rapina, Giovanni Giotti di 53 anni, Carmelo Balsameli, di 48 e Marco Marsala di 38.
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Il primo, quel giorno alla guida del mezzo, è una guardia giurata che avrebbe fatto da basista per il colpo che fruttò un milione e seicento mila euro, un maxi bottino considerato tra i più consistenti degli ultimi vent’anni, nel capoluogo siciliano. Le indagini, condotte dalla sezione Reati contro il patrimonio della e coordinate dalla Procura di Palermo, hanno consentito di individuare il commando che bloccò il furgone a pochi metri dal luogo della prima consegna.
In base alle indagini, ad avere pianificato la rapina sarebbe stato Balsameli, considerato, insieme a Marsala, responsabile di un altro tentato colpo avvenuto il 31 maggio dello scorso anno ai danni dell’ufficio posta di piazza Costellazione.
In quella circostanza i malviventi avevano praticato un foro nella parete che conduceva alla stanza del direttore della filiale, per prelevare i soldi del Bancomat. La rapina è andata in questo caso in fumo per l’attivazione di un sensore.
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06 Aprile 2018, 10:06