29 Febbraio 2016, 15:50
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PALERMO – Le condanne sono pesanti, ma potevano essere pesantissime. Per due imputati regge l’accusa di avere assaltato a mano armata un portavalori, ma cade quella di tentato omicidio. Il giudice per l’udienza preliminare Ettorina Contino ha condannato Gaetano Castiglione e Gianluca De Biasio rispettivamente a dieci anni e otto mesi e dieci anni di carcere. Assolto del tutto, invece, Salvatore Bruno (difeso dagli avvocati Debora Speciale e Calogero Vella)
Il 7 agosto scorso un commando prese di mira un furgone portavalori a Palermo nei pressi dell’ufficio postale di Corso dei Mille. Scene da Far West con i banditi che non esitarono a fare fuco in pieno giorno, erano le otto del mattino. Sul posto fu arrestato Castiglione, mentre gli altri due presunti componenti della banda furono bloccati dalla polizia nei giorni successivi.
L’accusa di tentato omicidio è caduta perché non è stato provato, perizia balistica alla mano, che i colpi esplosi esplosi potessero uccidere gli agenti. Un successo parziale, ma comunque importante per gli avvocati Filippo Gallina, Antonio Turrisi e Miria Rizzo visto che per i due imputati il pubblico ministero aveva chiesto vent’anni di carcere. Per Castiglione si trattava del trentunesimo processo.
Successo totale, invece, per Bruno, subito rimesso in libertà: nel suo caso non sono stati trovati i riscontri necessari per dire con certezza se fosse lui l’uomo travisato con il casco e riconosciuto da alcuni investigatori durante la fuga. Ultimo e significativo dato di cronaca: nessuna traccia del bottino da centomila euro, mai recuperato.
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29 Febbraio 2016, 15:50