19 Dicembre 2012, 17:14
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CATANIA – La vertenza Aligrup continua a tenere banco. Questa mattina si è svolta un’assemblea dei lavoratori, convocata dalla Cisal terziario provinciale, nei locali aziendali del centro “Le Zagare”. I lavoratori si sono riuniti in vista dell’incontro, che avrà luogo venerdì, tra Aligrup, parti sociali e due potenziali compratori: i gruppi Conad e Re Leone. Numerose le perplessità emerse dall’assemblea di oggi e tutte strettamente connesse alle trattative in corso.
Nello specifico, si teme che la soluzione dello “spezzettamento aziendale” sarà nei fatti la strada maestra e non “l’ultima spiaggia”. Le paure nascono dalle ripercussioni che una scelta del genere potrebbe avere in termini di ricadute occupazionali. “Lo spezzettamento”, nei fatti, garantirebbe di salvare un numero poco elevato di lavoratori (tagliando fuori matematicamente quelli di sede, jolly, la piattaforma logistica) e in più molti temono che gli eventuali compratori darebbero tutto in gestione ad affiliati. Le soluzioni paventate in passato e (a più riprese) che coinvolgevano colossi nazionali e non operatori locali avrebbero, secondo molti lavoratori, garantito di più in termini occupazionali.
Eppure la speranza che arrivi un grande compratore in grado di salvaguardare un congruo numero di posti di lavoro resiste. Per questo la Cisal nazionale, pochi giorni fa, ha inviato una missiva indirizzata al Ministero del Lavoro e a quello dello Sviluppo Economico per chiedere con urgenza “l’apertura di un tavolo tecnico”. L’iniziativa, dice il responsabile provinciale Paolo Magrì, nasce in seguito all’interpellanza parlamentare dell’onorevole Catanoso dalla quale “si evince che tutt’ora l’Aligrup non abbia richiesto alcun incontro per l’ esame occupazionale”. E dal momento che “il Ministero dello Sviluppo Economico ha manifestato la più ampia disponibilità ad aprire un tavolo di confronto” la Cisal provinciale ha sollecitato l’azienda a richiedere “al Ministero del Lavoro un incontro per l’esame della situazione occupazionale e l’istituzione di un tavolo di crisi atto a poter salvaguardare il maggior numero di posti di lavoro”.
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19 Dicembre 2012, 17:14